Le elezioni in Turchia

Il vento del cambiamento soffia ancora: Erdogan perde Istanbul e Ankara

Nonostante le aspettative del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, l'opposizione trionfa nuovamente nelle elezioni amministrative di Istanbul e Ankara.

Il Corriere Redazione

01 Aprile 2024 - 09:07

Il Vento del Cambiamento Soffia Ancora: Erdogan Perde Istanbul e Ankara

Gli analisti sostengono che un successo elettorale su scala nazionale avrebbe rafforzato la determinazione di Erdogan a introdurre modifiche alla costituzione che potrebbero consentirgli di governare oltre il 2028, quando terminerà il suo attuale mandato. Ma la sconfitta nelle due principali città turche potrebbe rendere più difficile per lui realizzare questo progetto.

Le elezioni amministrative in Turchia hanno regalato un bis amaro al presidente Recep Tayyip Erdogan. Nonostante le sue ambizioni di riprendere il controllo delle due principali città turche, Istanbul e Ankara, i candidati dell'opposizione hanno prevalso, confermando la svolta politica iniziata cinque anni fa.

IL RESPIRO DI RINNOVAMENTO DA ISTANBUL E ANKARA
Le urne hanno parlato chiaro: i sindaci di opposizione di Istanbul e Ankara, Ekrem Imamoglu e Mansur Yavas, hanno battuto i candidati sostenuti da Erdogan. A Istanbul, con il 65% delle schede scrutinate, Imamoglu conduceva con il 50,2% dei consensi, mentre il candidato di Erdogan, Murat Kurum, si fermava al 41%. A Ankara, Yavas aveva il 58,5% dei consensi, lasciando il candidato di Erdogan al 33%.

LA SPERANZA DI ERDOGAN: UNA RIVINCITA MANCATA
Le elezioni rappresentavano per Erdogan e il suo partito, il Partito Giustizia e Sviluppo (AKP), un'opportunità di rivincita dopo la sconfitta delle amministrative di cinque anni fa. Tuttavia, i risultati hanno ribadito la forza dell'opposizione nelle città chiave, a partire da Istanbul e Ankara. Nonostante i tentativi di Erdogan di rafforzare i candidati dell'AKP con comizi in tutto il paese, il vento del cambiamento non si è fermato.

LA SFIDA DI ISTANBUL: LA CITTÀ DECISIVA
Istanbul, la metropoli sul Bosforo e capitale economica della Turchia, ha rivestito un ruolo cruciale in queste elezioni. La perdita di Istanbul cinque anni fa era stata un duro colpo per Erdogan, che proprio come sindaco di questa città aveva iniziato la sua carriera politica nel 1994. Riconquistare Istanbul avrebbe rappresentato per lui una dolce rivalsa, ma i cittadini hanno deciso diversamente.

LA FORMAZIONE DELL'OPPOSIZIONE: UNIONE E DIVERSITÀ
La forza dell'opposizione è stata rafforzata dalla sua diversità. Imamoglu, sindaco in carica a Istanbul, è esponente del Partito Popolare Repubblicano (CHP) di centro-sinistra. A differenza della volta scorsa, tuttavia, Imamoglu ha corso senza il sostegno del Dem, il principale partito filo-curdo della Turchia, e dei nazionalisti dell'IYI, che hanno schierato propri candidati. Questa varietà di forze politiche ha contribuito a creare un fronte di opposizione solido e ampio.

IL FUTURO DI ERDOGAN E LA TURCHIA: UNA COSTITUZIONE IN BILICO
Gli analisti sostengono che un successo elettorale su scala nazionale avrebbe rafforzato la determinazione di Erdogan a introdurre modifiche alla costituzione che potrebbero consentirgli di governare oltre il 2028, quando terminerà il suo attuale mandato. Ma la sconfitta nelle due principali città turche potrebbe rendere più difficile per lui realizzare questo progetto. In conclusione, queste elezioni amministrative rappresentano un importante segnale del cambiamento politico in corso in Turchia. Nonostante le aspettative di Erdogan, l'opposizione continua a guadagnare terreno, dimostrando che il vento del cambiamento soffia ancora.

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