Verso la terza guerra mondiale

Invio di truppe europee in Ucraina: Macron il pazzo parla da solo o è portavoce di una follia che accomuna anche gli altri Paesi, Italia compresa?

Il presidente francese Emanuel Macron non esclude un invio di truppe occidentali in futuro in Ucraina e da subito si impegna per la fornitura "di missili e bombe di media e lunga gittata a Kiev"

Il Corriere Redazione

27 Febbraio 2024 - 11:37

Invio di truppe europee in Ucraina: Macron il pazzo parla da solo o è portavoce di una follia che accomuna anche gli altri Paesi, Italia compresa?

"Crosetto, da noi interrogato alla Camera in proposito lo scorso giugno, parlò di 'elucubrazioni', denunciano i 5 Stelle. Mosca: un eventuale invio di truppe occidentali in Ucraina renderebbe inevitabile un conflitto diretto tra la Russia e la Nato

Intervistato questa mattina su RTL, il primo ministro francese Gabriel Attal ha ribadito quanto detto ieri dal presidente Emmanuel Macron riguardo al fatto che l'invio di truppe occidentali in Ucraina "non può essere escluso". "La prima domanda che dobbiamo porci - ha infatti dichiarato Attal - è se accettiamo la prospettiva che prima o poi la Russia possa vincere questa guerra. Ebbene, come ha detto il Presidente della Repubblica rispondiamo no. Non possiamo accettare che un paese autoritario possa prendere il controllo di un paese democratico con la forza". Attal ha quindi sottolineato che "dietro l'Ucraina ci siamo noi. Non voglio che la mia generazione e quelle che verranno crescano in un mondo di minacce", ha aggiunto, sottolineando che la Svezia o la Finlandia, storicamente neutrali, desiderano ora aderire alla Nato "perché vedono arrivare questa minaccia". Attal ha dunque ricordato che "due anni fa" molti paesi "escludevano l'invio di armi", comprese quelle prettamente difensive, agli ucraini mentre adesso "Stiamo inviando missili a lungo raggio per sostenere gli ucraini di fronte a questa aggressione". Parole, quelle del primo ministro transalpino, che come detto hanno fatto eco a quelle pronunciate ieri dall'inquilino dell'Eliseo nell'ambito della conferenza organizzata a Parigi proprio sul tema della situazione in Ucraina alla quale hanno partecipato i rappresentanti delle 27 nazioni dell'Unione, tra cui 21 capi di Stato e di governo. Per Macron, che in ogni caso ha specificato che nel summit non c'è stato "nessun accordo per inviare ufficialmente le truppe sul posto" è comunque bene tener presente che allo stato attuale "non possiamo escludere nulla". "Faremo tutto il possibile per impedire alla Russia di vincere questa guerra", ha detto il presidente, aggiungendo di parlare "con determinazione, ma anche con l'umiltà collettiva che occorre avere, alla luce di questi ultimi due anni". Per Macron, all'inizio delle ostilità, "Molti intorno a questo tavolo dicevano che 'offriremo caschi e sacchi a pelo', e ora dicono che dobbiamo fare di più per procurarci missili e carri armati. Dobbiamo essere umili e renderci conto che siamo sempre in ritardo di sei-otto mesi". Macron ha quindi annunciato la creazione di una coalizione per fornire a Kiev "missili e bombe a medio e lungo raggio" per compiere "attacchi in profondità" contro le truppe russe. Sul fronte interno, le parole di Macron hanno provocato l'immediata reazione del leader della France insoumise Jean-Luc Mélenchon, per il quale "La guerra contro la Russia sarebbe una follia", mentre per uno storico segretario del Partito socialista francese, Olivier Faure, membro dell'Assemblea nazionale francese, le dichiarazioni dell'inquilino dell'Eliseo rappresentano una "preoccupante leggerezza presidenziale".

"Dopo i carri armati, i cacciabombardieri e i missili a lunga gittata, cade anche l'ultimo tabù, quello fatale: l'invio di truppe Nato. Se ne è seriamente discusso ieri a Parigi al vertice degli alleati pro-Kiev, Macron non lo ha escluso, il premier slovacco Fico ha confermato che l'ipotesi è sul tavolo di 'diversi Paesi Nato e Ue'. E' il tragico e logico epilogo della cieca logica dell'escalation militare che noi fin dall'inizio abbiamo denunciato come un rischio concreto, venendo derisi - Crosetto, da noi interrogato alla Camera in proposito lo scorso giugno, parlò di 'elucubrazioni'.", Lo dichiarano Riccardo Ricciardi, vicepresidente del Movimento 5 Stelle e capogruppo in commissione Esteri Camera, Bruno Marton, capogruppo M5S in commissione Esteri e Difesa Senato, e Marco Pellegrini, capogruppo M5S in commissione Difesa Camera.

Un eventuale invio di truppe occidentali in Ucraina renderebbe inevitabile un conflitto diretto tra la Russia e la Nato. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, dopo che il presidente francese, Emmanuel Macron, non ha escluso, per il futuro, tale scenario. Lo riporta la Tass. Rispondendo in conferenza stampa sul rischio di una guerra tra Russia e Nato in caso di invio di truppe occidentali in Ucraina, Peskov ha spiegato che "in questo caso, non possiamo parlare di probabilità, ma di inevitabilità, ed è così che la valutiamo".  

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