Il caso

Biden vende armi a Taiwan per 95milioni di dollari, la Cina avverte: «Consistente interferenza, risolute e potenti misure contro gli USA»

La Cina ha presentato rimostranze agli Stati Uniti dopo l'approvazione di una potenziale vendita di attrezzature e servizi militari a Taiwan del valore di 95milioni di dollari.

Il Mattino Redazione

07 Aprile 2022 - 13:58

Biden vende armi a Taiwan per 95milioni di dollari, la Cina: «Consistente interferenza»

La vendita di armi a Taipei, ha spiegato, costituisce una "consistente interferenza" negli affari interni della Cina e mette a repentaglio la stabilita' dello Stretto. Le dichiarazioni seguono quelle rilasciate ieri dal portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Zhao Lijian, che ha intimato agli Usa di cessare gli scambi con l'isola e tenere fede agli impegni previsti dai tre comunicati congiunti sino-statunitensi

(Nova) - La Cina ha presentato rimostranze agli Stati Uniti dopo l'approvazione di una potenziale vendita di attrezzature e servizi militari a Taiwan del valore di 95 milioni di dollari. E' quanto dichiarato oggi in conferenza stampa dal portavoce del ministero della Difesa, Tan Kefei. La vendita di armi a Taipei, ha spiegato, costituisce una "consistente interferenza" negli affari interni della Cina e mette a repentaglio la stabilita' dello Stretto. Le dichiarazioni seguono quelle rilasciate ieri dal portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Zhao Lijian, che ha intimato agli Usa di cessare gli scambi con l'isola e tenere fede agli impegni previsti dai tre comunicati congiunti sino-statunitensi.

(askanews) - La Cina ha minacciato oggi "risolute e potenti misure" contro gli Usa nel caso in cui la speaker della Camera dei rappresentanti Nancy Pelosi dovesse recarsi in visita a Taiwan, come rivelato da diversi media internazionali. Secondo queste informazioni, Pelosi - che è da tempo impegnata nel sostegno a Taipei, dovrebbe arrivare domenica, dopo la sua visita in Giappone, a Taiwan per la prima visita da 25 anni a questa parte di un presidente della Camera dei rappresentanti. La speaker è la terza in gerarchia di successione negli Usa, dopo presidente e vicepresidente. Da un punto di vista ufficiale, non ci sono al momento conferme della visita di Pelosi. Ma la notizia è data come altamente probabile da tutti gli osservatori: la speaker vuole esprimere sostegno a Taiwan in un momento in cui Taipei è parecchio preoccupata dal fatto che l'invasione russa in Ucraina possa suggerire anche a Pechino di percorrere la via militare per riprendersi l'isola che considera parte integrante del suo territorio. Nel quotidiano briefing del ministero degli Esteri cinese, il portavoce Zhao Lijian ha chiarito che Pechino resta fortemente ostile a ogni contatto ufficiale tra Usa e Taiwan. L'eventuale visita di Pelosi sarà una "grave violazione della sovranità e dell'integrità territoriale" della Cina, minando le relazioni sino-americane e dando un "messaggio totalmente errato alle forze separatiste che promuovono l'indipendenza di Taiwan". Zhao ha chiesto la cancellazione del viaggio e ha rivelato che la Cina ha presentato una "solenne" protesta a Washington. "Se gli Usa andranno avanti a questa maniera, la Cina assumerà risolute e potenti misure per difendere con fermezza a sua sovranità nazionale e la sua integrità territoria e gli Usa saranno pienamente responsabili per tutte le conseguenze". Inoltre Zhao ha risposto alla minaccia di sanzioni arrivata dagli Usa per bocca della segretaria al Tesoro Janet Yellen, la quale ha avvertito che Washington è pronta a usare tutto il suo kit sanzionatorio contro Pechino in caso di aggressioni verso Taiwan, sostenendo che l'America si sta intromettendo in affari interni della Cina.

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