Governo pericoloso

Swift: il boomerang di Draghi in fronte all'Italia, che, paradossalmente, favorirà Russia e Cina

Gli Stati Uniti, l'Ue, il Regno Unito e il Canada hanno annunciato l'espulsione di alcune banche russe dal sistema di pagamenti globali Swift, con l'esplicito consenso di Draghi nel dire che sostiene tutte le sanzioni «comprese quelle relative a Swift»

Il Corriere Redazione

27 Febbraio 2022 - 01:31

Swift: il boomerang di Draghi in fronte all'Italia, che, paradossalmente, favorirà Russia e Cina

Questo avrà un effetto devastante per l'Italia, di cui Draghi è consapevole: per l'esposizione delle banche italiane verso Mosca, per il congelamento delle transazioni riguardanti la compravendita del gas. Non e' l'unica preoccupazione. Il timori di molti e' che l'esclusione da Swift incoraggerà la Russia, e magari la Cina, a sviluppare sistemi alternativi di pagamento (la Banca di Russia ci ha gia' provato nel 2014) che favorirebbero proprio le valute digitali (come lo yuan cui lavora Pechino) e i crypto-asset che le banche centrali occidentali cercano di contrastare. Leggi tutto

Per convincere Vladimir Putin a lasciare la presa sull'Ucraina, gli alleati occidentali hanno deciso di usare una pesante misura economica. Gli Stati Uniti, l'Ue, il Regno Unito e il Canada hanno annunciato l'espulsione di alcune banche russe dal sistema di pagamenti globali Swift, una rete che collega le banche di tutto il mondo ed e' considerata la spina dorsale della finanza internazionale; e anche misure per evitare che la Banca centrale russa possa compensare le misure punitive con le riserve monetarie accumulate da Putin.E' la risposta piu' dura finora all'invasione dell'Ucraina, una risposta che arriva in una serata, la terza, in cui si preannunciano nuovi pesanti bombardamenti su Kiev, ormai accerchiata ma che non cede. Ed e' una vittoria per l'Ucraina, che da giovedi' implorava i Paesi affinche' escludessero la Russia da Swift. Il governo di Kiev era arrivato addirittura a dire, con il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba, che chi non lo avesse fatto avrebbe avuto "le mani sporche di sangue". Sin dall'inizio Boris Johnson e Joe Biden avevano sventolato la misura come l'asso nella manica per portare a piu' miti consigli Vladimir Putin, provocando una serie di distinguo tra gli alleati. La resistenza di Francia, Germania e Italia si e' andata via via affievolendo fino a quando, parlando con il presidente Volodymyr Zelensky, il premier Mario Draghi ha detto esplicitamente che il governo avrebbe sostenuto l'impegno dell'Ue sulle sanzioni, "comprese quelle relative a Swift". Le misure arrivano nel giorno in cui alle truppe russe e' stato ordinato di lanciare un'offensiva a tutto campo. Ma l'esercito ucraino resiste, anche oltre le attese, e mantiene finora il controllo della capitale, Kiev, dove rimane il presidente Zelensky, nascosto in qualche luogo nella citta', da dove continua a incoraggiare la resistenza. La decisione e' stata ufficializzata con una nota congiunta che pero' non ha fornito grandi dettagli sui tempi di applicazione ne' su quali banche russe saranno prese di mira. "La Russia sara' ritenuta responsabile e insieme faremo in modo che la guerra sia un fallimento strategico per Putin", si legge nella nota in cui gli alleati hanno ripetuto il sostegno all'Ucraina "in questa ora buia". Le misure "danneggeranno in modo significativo la capacita' di Putin di finanziare la sua guerra. Avranno un impatto erosivo sull'economia", ha aggiunto Ursula von der Leyen. "Putin ha intrapreso un percorso con l'obiettivo di distruggere l'Ucraina -ha insistito la presidente della Commissione europea- ma quello che sta facendo e' distruggere il futuro del suo stesso Paese". Ci sono pochi precedenti per una mossa del genere, in particolare contro un Paese che dispone di armi nucleari. E' la prima volta che viene sanzionata la banca centrale di un Paese del G20 e finora sono stati rimossi dal sistema di pagamenti Swift solo Iran e Corea del Nord; gli Usa finora avevano imposto sanzioni solo alle banche centrali di Iran, Venezuela e Corea del Nord. Il Cremlino si era comunque gia' preparato alla possibilita' di essere tagliato fuori e dal 2014, dopo l'invasione della Crimea, temendo la misura di ritorsione, ha creato un sistema di trasferimento chiamato SPFS con cui nel 2021 ha gestito un quinto del volume di pagamenti russi.

IL BOOMERANG SWIFT

Ma le caratteristiche intrinseche di Swift spiegano tanto l'efficacia di una simile misura, quanto i timori di molti ad usarla. Acronimo di Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication, Swift non e' altro che un sistema di messaggistica sicuro, universamente accettato, che oggi costituisce lo standard per chiudere velocemente i pagamenti di beni, servizi, materie prime, prodotti energetici. Ordini, scambi in valuta, vendite e acquisti passano da li', con oltre 11.000 aziende e istituzioni finanziarie aderenti, una presenza in oltre 200 Paesi e un traffico di 42 milioni di messaggi al giorno. Per escludere la Russia dalla societa' cooperativa fondata nel 1973 e con sede a Bruxelles servirebbe una sanzione decisa della Ue, recepita poi dalla banca centrale belga che supervisiona Swift assieme ai rappresentanti di Federal Reserve System, Bce, Banca del Giappone e altre. Avrebbe un potenziale devastante per l'economia del Paese: e' gia' successo all'Iran nel 2012 (dove a decidere la misura su pressione degli Usa fu il board di Swift e non la Ue) e al Venezuela. Nel 2014 l'ex ministro delle Finanze ed ex sodale di Putin Alexei Kudrin aveva stimato un calo del Pil del 5% annuo come potenziale conseguenza immediata. Rendere la Russia un paria sui mercati finanziari e commerciali avrebbe pesanti ramificazioni internazionali. Pesa l'esposizione delle banche italiane e francesi verso Mosca, pesa l'export (specie tedesco).Ma al centro di tutto c'e', ancora una volta, l'energia: verrebbero congelate le transazioni con la Russia cui l'Occidente, comprando gas e petrolio da Mosca al ritmo di 700 milioni di dollari al giorno, a tutt'oggi sta finanziando l'invasione dell'Ucraina. Lo ha detto lo stesso presidente Biden poche ore fa: "il nostro pacchetto di sanzioni e' stato fatto in modo da permettere che continuino i pagamento di energia". Non e' l'unica preoccupazione. Il timori di molti e' che l'esclusione da Swift incoraggerebbe la Russia, e magari la Cina, a sviluppare sistemi alternativi: la Banca di Russia ci ha gia' provato nel 2014, raccogliendo pero' appena 400 adesioni. Una 'piattaforma' candidabile sarebbero proprio le valute digitali (come lo yuan cui lavora Pechino) e i crypto-asset che le banche centrali occidentali cercano di contrastare. 

COS'E' LO SWIFT La Society for World Interbank Financial Telecommunication, meglio conosciuta con il suo acronimo Swift, e' una cooperativa di societa' finanziarie, principalmente banche, che e' diretta dal 1 luglio 2019 dallo spagnolo Javier Pe'rez-Tasso. E' stato creato nel 1973, ha sede a Bruxelles. All'inizio contava piu' di 200 membri che nel 1976 sono saliti a 500 in oltre 15 paesi. Ma all'epoca era ancora in prova, in quanto solo nel 1977 sono cominiciati ad essere concretamente mandati i primi messaggi. Dieci anni dopo lo Swift aveva 2.161 clienti in 61 paesi e aveva gia' inviato piu' di 192 milioni di messaggi. Oggi conta piu' di 9.000 membri in tutto il mondo. Il motivo principale per cui Swift e' spesso conosciuto e' che si tratta di un codice internazionale che fornisce ai suoi membri un servizio di messaggistica criptata che permette trasferimenti di fondi internazionali.

QUALI SONO LE FUNZIONI DELLO SWIFT Swift determina i codici bancari, noti come BIC, che sono necessari per fare o ricevere un trasferimento internazionale, quindi puo' essere uno strumento molto utile per l'Europa se vuole isolare economicamente la Russia. Il codice BIC, acronimo di Bank Identifier Code, conosciuto anche direttamente come Swift, serve a identificare la banca beneficiaria di un trasferimento ed e' un codice alfanumerico internazionale che puo' essere composto da 8 o 11 caratteri. Tale codice include informazioni sull'istituzione, ogni paese e la localita', e quando arriva a 11 caratteri include anche informazioni specifiche del ramo in cui opera. 

COME FUNZIONA LO SWIFT Quando un cliente fa un trasferimento internazionale a un altro cliente, la banca emittente genera un messaggio criptato, questo codice BIC o Swift, che indica come i fondi saranno inviati a quel cliente, con tutti i tipi di dettagli come date, valute, spese o attraverso quali istituzioni. E' la prova dell'esecuzione irrevocabile di un trasferimento internazionale e fornisce sicurezza e informazioni al destinatario.

I PERICOLI DELL'ESPULSIONE Se le istituzioni finanziarie russe fossero escluse dal sistema Swift, le loro operazioni bancarie sarebbero seriamente complicate perche' non sarebbero in grado di fare incassi o pagamenti internazionali con il resto delle istituzioni che usano questo sistema. A tutti gli effetti, i trasferimenti bancari con il paese sarebbero bloccati, il che a sua volta avrebbe effetti collaterali poiche' qualsiasi azienda straniera che ha bisogno di effettuare pagamenti in Russia non avrebbe la possibilita' di farlo con questo mezzo. 

COSA POTREBBE FARE LA RUSSIA IN CASO DI ESPULSIONE In caso di espulsione dallo Swift, sicuramente sarebbe costretta a trovare alternative affinche' le sue banche possano continuare a fare trasferimenti internazionali. Ad esempio, potrebbe rivolgersi al China International Payment System, conosciuto come CIPS, che ha iniziato ad operare nel 2015 con 19 banche sia cinesi che straniere che hanno sede nella Cina continentale e 176 partecipanti indiretti che coprono 6 continenti e 47 paesi e regioni. Questa alternativa offre ai suoi partecipanti pagamenti internazionali e trasferimenti in yuan. 

A CHI SPETTA LA DECISIONE La decisione di espellere la Russia dal sistema Swift, anche se venisse richiesta dai paesi dell'UE, dovra' essere decisa dal comitato Swift. C'e' un precedente: alla fine del 2018, sospese l'accesso al suo sistema a diverse banche iraniane dopo che gli Stati Uniti avevano ripristinato le sanzioni contro Teheran.

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