L'evoluzione della guerra
24 Febbraio 2022 - 15:26
la portavoce del La portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Hua Chunying
Alzane il livello di scontro all'Europa non conviene, con la Cina che non prende le distanze dalla Russia. Anzi, Pechino non condanna Mosca. Sta seguendo l'evolversi degli eventi in Ucraina, che non descrive, pero', come una "invasione" da parte della Russia. E' "un uso preconcetto delle parole", dice Hua Chunying, portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Wang Yi, che ha sentito il suo omologo russo, il quale ha detto che gli Stati Uniti e la Nato "hanno infranto i loro impegni", e la Russia si e' vista "costretta" a prendere "misure necessarie per difendere i propri diritti".
La Cina invita alla calma nell'evoluzione della crisi in Ucraina, rimanendo sospesa tra il rispetto della sovranita' del Paese e la posizione russa, che dichiara di comprendere. Occorre "mantenere la moderazione" ed "evitare che la situazione vada fuori controllo", ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Hua Chunying, nel briefing con i giornalisti, confermando che la Cina sta seguendo l'evolversi degli eventi in Ucraina, che non descrive, pero', come una "invasione" da parte della Russia. E' "un uso preconcetto delle parole" per Pechino, ed e' nel "tipico stile di fare domande dei media occidentali". A poco piu' di due settimane dall'intesa siglata con Mosca durante la visita a Pechino del presidente russo, Vladimir Putin, in occasione dell'apertura delle Olimpiadi Invernali, la Cina esibisce cautela, e non prende in considerazione un sostegno alla Russia sul piano delle forniture di armamenti. "In quanto grande e potente Paese", ha detto Hua, "penso che non abbia bisogno della Cina, o di altri Paesi, per le forniture". Come conciliare il rispetto della sovranita' di Kiev e la comprensione della posizione di Mosca e' stato al centro del colloquio telefonico di oggi tra il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, e il suo omologo russo, Sergei Lavrov.
"La Cina rispetta sempre la sovranita' e l'integrita' territoriale di tutti i Paesi", ha detto il ministro degli Esteri e Consigliere di Stato cinese, in un breve comunicato diffuso dalla diplomazia di Pechino. "Allo stesso tempo, abbiamo anche visto che la questione ucraina ha ragioni storiche complesse e speciali e comprendiamo le legittime preoccupazioni della Russia sulle questioni di sicurezza". Pechino chiede di "abbandonare completamente" la mentalita' da Guerra Fredda e di creare un "meccanismo di sicurezza europeo equilibrato, efficace e sostenibile". Per Lavrov, invece, gli Stati Uniti e la Nato "hanno infranto i loro impegni", e la Russia si e' vista "costretta" a prendere "misure necessarie per difendere i propri diritti". La percepita ambiguita' della Cina e' stata anche occasione per un nuovo diverbio con gli Stati Uniti, a cavallo degli ultimi drammatici eventi. La posizione cinese appare difficilmente conciliabile con la situazione in Ucraina per Washington, che gia' ieri prima dell'ultima mossa di Putin, aveva accusato Cina e Russia di volere realizzare un ordine mondiale "profondamente illiberale", sottolineando che quanto sta avvenendo in Ucraina "non sarebbe in linea con quanto abbiamo sentito" dalla Cina nei consessi internazionali sulle questioni del rispetto della sovranita' e dell'integrita' territoriale di tutti i Paesi. Una critica aspramente respinta da Pechino, a distanza di ore, quando le operazioni militari russe in Ucraina annunciate da Putin erano gia' cominciate. "Penso che su come rispettare la sovranita' nazionale e l'integrita' territoriale, gli Stati Uniti probabilmente non siano qualificati per dire alla Cina cosa fare", ha ribattuto la portavoce del ministero degli Esteri cinese, ricordando il bombardamento dell'Ambasciata cinese a Belgrado nel 1999, come esempio del "debito di sangue" che l'alleanza atlantica ha con Pechino. Intanto, l'escalation della crisi in Ucraina si e' riflessa negativamente anche sulle piazze cinesi. A Hong Kong, l'indice Hang Seng ha chiuso in calo del 3,21%, ai minimi degli ultimi due mesi, mentre Shanghai ha terminato la seduta cedendo l'1,7%, e l'indice Component della Borsa di Shenzhen e' arretrato del 2,2%. (AGI
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