L'esodo

Afghanistan: l'Europa teme la crisi dei rifugiati, la Grecia alza i muri

Mentre è impegnata con l'organizzazione dei voli di evacuazioni di connazionali e afghani da Kabul, l'Europa guarda anche avanti e pensa all'ondata di profughi che potrebbe arrivare nel Vecchio continente.

Il Corriere Redazione

22 Agosto 2021 - 13:38

Afghanistan: l'Europa teme la crisi dei rifugiati, la Grecia alza i muri

La Turchia ha chiesto ai Paesi europei di assumersi la responsabilità per i migranti afghani, sottolineando che l'Ue dovrebbe assistere gli afghani in Afghanistan e nei Paesi vicini per evitare una nuova ondata migratoria. "I nostri confini resteranno inviolabili", ha detto il ministro greco per la Protezione dei cittadini, Michalis Chrisochoidis durante una visita nella regione di Evros, dove è stato innalzato il muro di confine.

Mentre è impegnata con l'organizzazione dei voli di evacuazioni di connazionali e afghani da Kabul, l'Europa guarda anche avanti e pensa all'ondata di profughi che potrebbe arrivare nel Vecchio continente. "Con i talebani nessun dialogo politico né riconoscimento", ha chiarito senza mezzi termini la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, visitando con il premier spagnolo Pedro Sanchez e il presidente del Consiglio europeo Charles Michel l'hub allestito nella base aerea di Torrejon per lo staff afghano della delegazione Ue evacuato. E intanto, con ben in mente la crisi dei migranti del 2015 alimentata dalla guerra in Siria, la Grecia ha innalzato un muro di 40 chilometri lungo il confine con la Turchia."Abbiamo contatti operativi con i talebani in questo momento di crisi, perché abbiamo bisogno di agevolare" l'uscita delle persone a Kabul, "ma questo è completamente diverso da colloqui politici", ha detto von der Leyen, definendo i fatti dell'Afghanistan "una tragedia per gli afghani e un duro colpo per la comunità internazionale". Poi l'appello a tutta la comunità internazionale: offrire vie di fuga legali a chi vuole lasciare l'Afghanistan. "Trovo molto importante che offriamo vie legali per chi debba fuggire dall'Afghanistan - per la sua testimonianza, perché hanno lavorato per noi, perché sono attiviste per i diritti delle donne, perché sono attivisti per i diritti umani o perché sono giornalisti. Dobbiamo offrire loro ora una possibilità sicura per lasciare la propria terra e di essere accolti. Questo è l'appello, sia agli Stati membri Ue, sia alla comunità internazionale: mettere a disposizione queste quote di trasferimento", ha detto von der Leyen, sottolineando che questa verrà posta come priorità nella riunione del G7 della prossima settimana. Mentre il collega Charles Michel ha riconosciuto che "al cuore delle nostre discussioni nell'Ue ci saranno partnership con Paesi terzi. Abbiamo bisogno di trovare un equilibrio fra la dignità dell'Unione europea e la capacità di difendere gli interessi dell'Ue", ha aggiunto. Un argomento che è stato anche al centro di una telefonata fra il premier greco Kyriakos Mitsotakis e il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan. La Turchia ha chiesto ai Paesi europei di assumersi la responsabilità per i migranti afghani, sottolineando che l'Ue dovrebbe assistere gli afghani in Afghanistan e nei Paesi vicini per evitare una nuova ondata migratoria. "Non possiamo aspettare passivamente il possibile impatto", "i nostri confini resteranno inviolabili", ha detto il ministro greco per la Protezione dei cittadini, Michalis Chrisochoidis durante una visita nella regione di Evros, dove è stato innalzato il muro di confine.

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