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Incentivi esauriti per le per auto tradizionali, le auto elettriche restano al palo. Come mai?

Secondo i dati del Mimit, risorse per le auto con emissioni tra 61 e 135 grammi di CO2, alimentate a benzina o diesel di ultima generazione, sono quasi esaurite

Il Corriere Redazione

04 Febbraio 2024 - 12:35

Auto Elettriche in Italia: Perché Gli Incentivi Non Sembrano Funzionare?

E le auto elettriche? Restano a guardare, con circa 187 milioni di incentivi disponibili rispetto a uno stanziamento iniziale di 194 milioni. E le plug-in non se la passano meglio: dei 232 milioni iniziali ne restano ben 229.

Nonostante gli incentivi, l'auto elettrica fatica a conquistare il cuore degli italiani. Si potrebbe pensare che, con l'ecobonus e gli incentivi statali, gli italiani sarebbero corsi a braccia aperte verso la mobilità a emissioni zero. Ma i numeri dicono una storia diversa. Allora, cosa sta succedendo?

L'INATTESA RESISTENZA ALL'ELETTRICO
Le auto a motore termico a basse emissioni sembrano avere molto più appeal. Secondo i dati del Mimit, risorse per le auto con emissioni tra 61 e 135 grammi di CO2, alimentate a benzina o diesel di ultima generazione, sono quasi esaurite, contro una dotazione iniziale di 120 milioni di euro. E le auto elettriche? Restano a guardare, con circa 187 milioni di incentivi disponibili rispetto a uno stanziamento iniziale di 194 milioni. E le plug-in non se la passano meglio: dei 232 milioni iniziali ne restano ben 229.

IL NUOVO GIRO DI INCENTIVI: CAMBIERÀ QUALCOSA?
Il governo si sta preparando a lanciare un nuovo round di incentivi nel tentativo di rilanciare il settore. Verranno messe a disposizione risorse per un totale di 950 milioni di euro, con un incremento di 35 milioni dedicati all'elettrico, arrivando così a 240 milioni. Le plug-in riceveranno 150 milioni, mentre le auto a basse emissioni avranno a disposizione 403 milioni. Inoltre, per le famiglie con Isee inferiore a 30mila euro, è prevista una maggiorazione del 25% dei contributi.

GLI OSTACOLI ALLA TRANSIZIONE ELETTRICA
Ma perché gli italiani sembrano così restii a passare all'elettrico? Oltre al costo iniziale più elevato delle auto elettriche, esistono anche preoccupazioni legate all'infrastruttura di ricarica. Nonostante gli incentivi per l'installazione di colonnine di ricarica, la rete italiana è ancora lontana da quella di altri paesi europei. Inoltre, c'è anche il problema della durata della batteria e dei tempi di ricarica, che per molti rappresentano ancora un deterrente.

IL FUTURO DELL'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA ITALIANA
La situazione è delicata anche per quanto riguarda i rapporti tra il governo e Stellantis. Il CEO della multinazionale, Carlos Tavares, ha avvertito che senza sussidi si mettono a rischio gli impianti in Italia, indicando quelli di Mirafiori e Pomigliano come i più a rischio. Di fronte a queste dichiarazioni, la preoccupazione maggiore è la difesa dei posti di lavoro. In conclusione, la strada verso l'elettrico in Italia sembra ancora lunga e piena di ostacoli. Tuttavia, nonostante gli attuali ostacoli, la transizione verso una mobilità più sostenibile è inevitabile. L'importante è che questa transizione avvenga nel modo più equo e sostenibile possibile, senza dimenticare l'importanza del settore automobilistico per l'economia italiana.

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