Il lutto

Addio a Pino D'Angiò: icona della disco italiana che ha rivoluzionato la musica

La moglie Teresa e il figlio Francesco hanno comunicato la notizia della morte dell'artista, originario di Pompei: "Purtroppo oggi papà ci ha lasciati, colpito da un grave malore che lo ha portato via nel giro di qualche settimana. Ha resistito tanto, come ha sempre fatto".

Il Corriere Redazione

06 Luglio 2024 - 21:52

L'Addio a Pino D'Angiò: L'Icona della Disco Italiana che Ha Rivoluzionato la Musica

La sua carriera è stata lunga e ricca di tournée internazionali e riconoscimenti prestigiosi. Nel 2001, fu l'unico italiano a ricevere negli USA il Rhythm & Soul Music Awards, un traguardo che pochi artisti italiani possono vantare.

Chi era Pino D'Angiò? Con quell'aria stropicciata e indifferente, l'eterna sigaretta accesa, era diventato un'icona della musica disco italiana degli anni '80. Pino D'Angiò, al secolo Giuseppe Chierchia, è morto oggi all'età di 71 anni, lasciando un vuoto incolmabile nel panorama musicale. La sua carriera, costellata di successi internazionali, ha visto il suo brano più noto, "Ma quale idea", tornare alla ribalta negli ultimi mesi grazie al remix dei Bnkr44, con i quali aveva anche duettato a febbraio sul palco di Sanremo.

UN'ICONA DELLA DISCO ITALIANA
Pino D'Angiò non era solo un cantante; era un simbolo di un'epoca. La sua voce roca e inconfondibile ha dato vita a quello che viene considerato il primo rap italiano, "Ma quale idea", una grande hit del 1980 che rimase al vertice della hit parade spagnola per 14 settimane l'anno successivo. Questo brano non solo ha segnato un'epoca, ma ha anche aperto la strada a un nuovo modo di fare musica in Italia, mescolando ironia e non sense in un mix irresistibile.

UNA CARRIERA COSTELLATA DI SUCCESSI
Nel 1981, D'Angiò pubblicò "Un concerto da strapazzo", un altro capolavoro all'insegna dell'ironia, in cui immaginava di duettare con i più grandi big della canzone. La sua carriera è stata lunga e ricca di tournée internazionali e riconoscimenti prestigiosi. Nel 2001, fu l'unico italiano a ricevere negli USA il Rhythm & Soul Music Awards, un traguardo che pochi artisti italiani possono vantare.

LE SFIDE DELLA VITA
La vita di Pino D'Angiò non è stata priva di difficoltà. In varie interviste, dopo il successo della performance sanremese, lo stesso D'Angiò aveva parlato delle numerose, gravi malattie che lo hanno colpito negli anni, tra cui un tumore alla gola che lo ha costretto a sei interventi chirurgici, un infarto con arresto cardiaco e infine un altro tumore ai polmoni. Problemi di salute ai quali ha sempre reagito con coraggio, riprendendo l'attività artistica dopo le pause forzate.

UN RITORNO TRIONFALE
Nel 2022, il suo brano "Okay Okay" è stato scelto da Amazon per gli spot pubblicitari del Black Friday in USA e nel mondo, dimostrando che la sua musica aveva ancora un forte impatto a livello globale. Nel 2023, D'Angiò è tornato a girare tra Italia, Svizzera, Londra e Parigi, esibendosi in pub e locali. I giovani, quelli neppure nati ai tempi di "Ma quale idea", lo acclamavano, specie dopo che il remix sanremese è diventato un tormentone in radio.

L'ULTIMO SALUTO
Il suo nome comparirà, con i Bnkr44, nel cast della puntata dei Tim Summer Hits che andrà in onda domani in prima serata su RaiUno. Questa trasmissione musicale, registrata nelle scorse settimane in piazza del Popolo a Roma, diventerà l'occasione per l'ultimo saluto al suo grande pubblico. I funerali sono in programma martedì, a Pompei, la sua città natale.

UN'EREDITÀ MUSICALE DURATURA
Pino D'Angiò lascia un'eredità musicale che continuerà a influenzare generazioni di artisti. La sua capacità di mescolare generi e stili, la sua voce unica e la sua personalità carismatica lo rendono un'icona indimenticabile. La sua musica continuerà a vivere, non solo nei cuori dei suoi fan, ma anche nelle nuove generazioni che scopriranno il suo talento attraverso le sue canzoni immortali.

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