A volerci mettere la lingua...

Lascivo: l'enigma di una parola a doppio senso

Un viaggio attraverso l'evoluzione semantica del termine "lascivo", tra erotismo, leggerezza e trascuratezza.

Il Corriere Redazione

21 Febbraio 2024 - 14:18

Lascivo: l'Enigma di una Parola dal Doppio Significato

Sarà mai capitato anche a voi di sentirvi chiamare in questo modo, e di rimanere sospesi tra l'orgoglio e l'offesa, in un limbo di imbarazzo e curiosità. Ma cosa significa veramente la parola "lascivo"? Siete pronti a scoprire il fascino di un termine tanto enigmatico quanto malinteso?

Che cosa si nasconde dietro l'epiteto "lascivo"? Sarà mai capitato anche a voi di sentirvi chiamare in questo modo, e di rimanere sospesi tra l'orgoglio e l'offesa, in un limbo di imbarazzo e curiosità. Ma cosa significa veramente la parola "lascivo"? Siete pronti a scoprire il fascino di un termine tanto enigmatico quanto malinteso?

ORIGINI E SIGNIFICATI DI UN AGGETTIVO POLISEMICO
Il termine "lascivo" ha un'origine latina, ma la sua etimologia rimane avvolta nel mistero. Il suo utilizzo può variare a seconda del contesto, donando all'aggettivo un ventaglio di sfumature semantiche sorprendentemente ampio. Ma allora, che cosa significa "lascivo"? Il dizionario Treccani propone come prima definizione quella di persona che "dimostra lascivia", o, in una seconda accezione, di qualcosa che ha per oggetto "argomenti sensuali, erotici, licenziosi", o che "incita alla lussuria". Ma non fermatevi qui, perché il significato di "lascivo" è molto più articolato.

PIACEVOLE, SCHERZOSO O TRASCURATO?
In epoche antiche, o nel linguaggio letterario, "lascivo" può trasformarsi in "piacevole", "allettante", o addirittura "scherzoso". Ma non finisce qui. Un'altra possibile interpretazione, ormai quasi del tutto persa, è quella legata al concetto di "trascuratezza". Una persona o una cosa lasciva può essere considerata "rilassata" o "trascurata", in un curioso accostamento con il verbo "lasciare" e il suo significato di "lasciar correre".

ESEMPI PRATICI DI USO
Ma come si usa concretamente l'aggettivo "lascivo"? Ecco qualche esempio: Per il significato più comune: "Quell'uomo è così lascivo"; "Hai un temperamento lascivo"; "Le rivolse frasi lascive.". Per il secondo significato (piacevole o scherzoso): "Scherzando tra' fior, lascive aurette fan dolcemente tremolar l'erbette" (Poliziano); "Non fate com’agnel che lascia il latte de la sua madre, e semplice e lascivo seco medesmo a suo piacer combatte" (Dante). E infine, per il terzo significato (trascurato): "Divenuti lascivi, di niuna lor cosa o faccenda curavano" (Boccaccio); "La natura umana (…) è più lasciva in male" (Francesco da Barberino). Come vedete, il termine "lascivo" offre un panorama di possibilità interpretative che rendono questa parola un vero e proprio camaleonte linguistico. Quindi, la prossima volta che sentirete pronunciare l'aggettivo "lascivo", non fermatevi al primo significato che vi viene in mente, ma lasciatevi trasportare dal fascino di questa parola polisemica.

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