I singhiozzi della Dad

Scuola, la denuncia dei presidi: «Un quarto degli studenti ha problemi di connessione»

A snocciolare i dati e' il presidente dell'Anp Lazio Mario Rusconi: "Stimiamo che un 20-25% degli ragazzi abbiano problemi con la didattica a distanza".

Il Corriere Redazione

20 Marzo 2021 - 22:53

Scuola, la denuncia dei presidi: «Un quarto degli studenti ha problemi di connessione»

Mario Rusconi

"Vanno bene i finanziamenti previsti dal premier Draghi, ma bisogna agire sulle connessioni e capire come colmare le differenze che si sono create in questi due anni di Dad. Le scuole hanno fornito alle famiglie computer e tablet per la didattica a distanza, ma se la connessione non e' buona e' come dare ai ragazzi macchine senza benzina", chiosa Rusconi.

 Immagini che si bloccano, audio intermittenti, lezioni complicate da seguire. Secondo i calcoli dell'associazione presidi, "a causa delle connessioni internet ballerine", circa un quarto della popolazione studentesca italiana "ha difficolta' con la Dad, soprattutto nel centro-sud". A snocciolare i dati e' il presidente dell'Anp Lazio Mario Rusconi: "Stimiamo che un 20-25% degli ragazzi abbiano problemi con la didattica a distanza". Dopo la nuova chiusura delle scuole, secondo Rusconi, "il rischio e' che l'epidemia accentui le differenze socio-culturali tra i nostri studenti e aumenti la dispersione scolastica". E' di ieri l'annuncio di 300 milioni nel dl sostegni per aiutare le istituzioni scolastiche nella gestione dell'emergenza sanitaria: nuovi strumenti, maggiore sicurezza, potenziamento dell'attivita' formativa. "Vanno bene i finanziamenti previsti dal premier Draghi, ma bisogna agire sulle connessioni e capire come colmare le differenze che si sono create in questi due anni di Dad. Le scuole hanno fornito alle famiglie computer e tablet per la didattica a distanza, ma se la connessione non e' buona e' come dare ai ragazzi macchine senza benzina", chiosa Rusconi. L'Associazione Nazionale Presidi da un anno solleva il problema, con il presidente Antonello Giannelli che ribadisce: "In ogni abitazione serve acqua, luce e internet. Deve essere un diritto universale". Di recente anche un'indagine dell'Istat sull'integrazione degli alunni con disabilita' aveva evidenziato come nel 2020, con la pandemia, il percorso scolastico avesse subito una delle piu' profonde e improvvise trasformazioni. Gli istituti si sono attrezzati in varie forme per la Dad ma, nonostante gli sforzi di dirigenti, docenti e famiglie, l'8% dei bambini e ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado e' rimasto completamente escluso da una qualsiasi forma di didattica a distanza. Una quota che sale al 23% tra gli alunni con disabilita'. Intanto, continuano anche le proteste. Genitori, bambini e insegnanti sono scesi i in piazza ad Alessandria per dire no alla didattica a distanza. "La scuola e' ultima cosa da sacrificare per importanza che riveste nella crescita dei nostri giovani" hanno detto alcune manifestanti al microfono. Una liceale di 17 anni ha usato una metafora: "Noi studenti siamo come vasi, i docenti ci riempiono di terra insegnandoci e ci fanno crescere come una pianta educandoci. Ma provate a far crescere una pianta a distanza, se ci riuscite". Circa 250 "mamme no Dad" si sono fatte sentire anche a Venezia davanti alla stazione di Santa Lucia. "Rivoglio i miei compagni e le mie maestre" c'era scritto su striscioni e manifesti. E ancora: "La vera scuola e' solo quella in presenza al 100%", "riapriamo le scuole e chiudiamo gli schermi". 

Inserisci un commento

Condividi le tue opinioni su Il Castello Edizioni e Il Mattino di Foggia

Caratteri rimanenti: 400

BLOG