La ricorrenza

Giovanni Paolo II: il papa che ha cambiato il mondo

Il 18 maggio 1920, a Wadowice, in Polonia, nasceva Karol Wojtyla, destinato a diventare uno dei papi più influenti e amati della storia moderna: Giovanni Paolo II.

Il Corriere Redazione

18 Maggio 2025 - 10:09

Giovanni Paolo II: il papa che ha cambiato il mondo

La sua elezione al soglio pontificio, avvenuta il 16 ottobre 1978, segnò una svolta epocale, essendo il primo papa non italiano dopo oltre quattro secoli.



L'ALBA DI UN PONTIFICATO STRAORDINARIO
Il 18 maggio 1920, a Wadowice, in Polonia, nasceva Karol Wojtyla, destinato a diventare uno dei papi più influenti e amati della storia moderna: Giovanni Paolo II. La sua elezione al soglio pontificio, avvenuta il 16 ottobre 1978, segnò una svolta epocale, essendo il primo papa non italiano dopo oltre quattro secoli. Ma cosa rende Giovanni Paolo II una figura così straordinaria e amata? La risposta risiede nella sua capacità di coniugare la difesa della dottrina cattolica con un'apertura senza precedenti al dialogo interreligioso e alla modernità.

UN UOMO DEL SUO TEMPO
Karol Wojtyla visse in prima persona le tragedie del XX secolo: l'occupazione nazista e il regime comunista in Polonia. Queste esperienze forgiarono il suo carattere e la sua visione del mondo. Prima di diventare sacerdote nel 1946, Wojtyla lavorò come operaio, scrisse poesie e opere teatrali, e si dedicò alla recitazione. Queste esperienze lo resero un comunicatore eccezionale, capace di stabilire un legame diretto con le masse dei fedeli, specialmente con i giovani. La sua partecipazione al Concilio Vaticano II lo vide impegnato nella difesa della libertà religiosa, un tema particolarmente caro in un'Europa ancora divisa dalla cortina di ferro.

IL PAPA DEL DIALOGO
Giovanni Paolo II fu un pioniere nel dialogo interreligioso. Fu il primo papa a entrare in una sinagoga e in una moschea, e organizzò incontri di preghiera comune ad Assisi con esponenti di diverse fedi. Questi gesti simbolici furono accompagnati da azioni concrete, come la richiesta di perdono agli ebrei e ai seguaci di altre religioni per le colpe commesse dai cristiani nel passato. La sua enciclica "Redemptor Hominis" del 1979 sottolineava l'importanza di Cristo come "centro del cosmo e della storia", un messaggio che Giovanni Paolo II cercò di diffondere a un pubblico il più ampio possibile.

UN PONTEFICE DI PACE E GIUSTIZIA
Giovanni Paolo II si oppose fermamente alle guerre in Iraq nel 1991 e nel 2003, e condannò l'uso delle armi per risolvere i conflitti internazionali. Difese i valori della vita e della famiglia, opponendosi all'aborto, all'eutanasia e alla tortura. Le sue encicliche sociali riaffermarono la dignità del lavoro e il diritto delle nazioni povere a una giusta distribuzione delle risorse. Nel 1992, approvò il nuovo Catechismo della Chiesa Cattolica, aggiornando i principi religiosi e morali alla luce delle nuove esigenze del Concilio Vaticano II.

L'EREDITÀ DI UN GIGANTE
Giovanni Paolo II morì il 2 aprile 2005, dopo anni di sofferenza fisica che non gli impedirono di continuare la sua missione. I suoi funerali furono seguiti con grande partecipazione in tutto il mondo, anche da chi non condivideva la fede cristiana, ma apprezzava il suo coraggio e la sua perseveranza. La sua enciclica "Mulieris Dignitatem" del 1988, dedicata alla dignità della donna, rimane un documento fondamentale per comprendere la sua visione di una società più giusta e inclusiva. Giovanni Paolo II ha lasciato un segno indelebile nella storia della Chiesa e del mondo. La sua capacità di comunicare e di dialogare con tutti, indipendentemente dalla fede o dalla cultura, lo ha reso un pontefice amato e rispettato. La sua vita e il suo pontificato continuano a ispirare milioni di persone in tutto il mondo, ricordandoci che la vera forza risiede nella fede, nel dialogo e nella giustizia.

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