La tragedia

Terremoto in Siria e Turchia, sale a 1400 il numero dei morti. Allarme tsunami rientrato sulle coste della Puglia, della Calabria e della Sicilia

Due le scosse devastanti. La prima di magnitudo 7.8 sulla scala Richter, ' stata registrata alle 4,15 locali (le 2,15 in Italia) e dopo un quarto d'ora è stata seguita da un di magnitudo 6.7. Una seconda scossa di magnitudo 7.5 alle 11,25 ora italiana con epicentro un centinaio di chilometri a nord del primo terremoto

Il Corriere Redazione

06 Febbraio 2023 - 12:49

Terremoto in Siria e Turchia, sale a 1400 il numero dei morti. Allarme tsunami rientrato sulle coste della Puglia, della Calabria e della Sicilia

Il bilancio, ancora provvisorio, è di 1.385 morti fra Turchia e Siria. Solo nelle dieci province turche colpite per ora sono oltre 2.800 gli edifici crollati. Allarme tsunami, con l'invito a stare lontani dal mare, rientrato sulle coste della Puglia, della Calabria e della Sicilia, dove è ripresa anche la circolazione dei treni sospesa cautelativamente

Disastroso terremoto in Turchia e Siria con epicentro nel sud-est turco, vicino al confine. Due le scosse devastanti. La prima di magnitudo 7.8 sulla scala Richter e' stata registrata alle 4,15 locali (le 2,15 in Italia) e dopo un quarto d'ora e' stata seguita da un di magnitudo 6.7. Una seconda scossa di magnitudo 7.5 (la stima preliminare era di 7.8) alle 11,25 ora italiana con epicentro un centinaio di chilometri a nord del primo terremoto. Il bilancio, ancora provvisorio, e' di 1.385 morti fra Turchia e Siria. Solo nelle dieci province tuche colpite per ora sono oltre 2.800 gli edifici crollati. Secondo il presidente turco Recep Tayyip Erdogan sono oltre 2.400 le persone estratte vive dalle macerie in Turchia. I feriti sono diverse migliaia. La prima scossa e' stata seguita da oltre 100 scosse di assestamento di cui 53 sopra la magnitudo 4. Il terremoto ha provocato diversi danni alle infrastrutture energetiche e in particolare ai gasdotti. Il sisma ha causato danni a un gasdotto nel sud della Turchia, nella provincia dell'Hatay al confine con la Siria, dove e' scoppiato un incendio in seguito alla formazione di due diverse spaccature a 3 chilometri di distanza l'una dall'altra. L'incidente ha spinto la compagnia di stato turca Botas a sospendere in via momentanea e precauzionale il flusso di gas in tre diverse province, provvedimento che ha interessato diversi villaggi e piccoli centri del confine con la Siria.

- Secondo la compagnia di stato turca Botas altri danni e due incendi si sono verificati nella tratta del gasdotto tra Gaziantep e Kahrmanmaras, due delle province direttamente interessate dal sisma. L'incendio e' stato domato e il flusso di gas e' ripreso, ma per una fornitura regolare che raggiunga tutte le aree interessate serviranno 48 ore. La Russia ha annunciato, oltre alla partecipazione agli aiuti ai due Paese colpiti, che le proprie installazioni militari nella zona sono pienamente operative. La piu' importante e' la base navale di Tartum, in Siria, che e' l'unica di Mosca nel Mediterraneo. Ingenti i danni al patrimonio culturale. La mastodontica fortezza di Gaziantep, che da quasi duemila anni svettava sull'altipiano sito nella parte piu' occidentale dell'Anatolia sud-orientale della Turchia, proteggendo la citta' nata sulle ceneri dell'antica Antiochia ad Taurum, non esiste piu'. Spazzata via dal terremoto devastante che nella notte ha colpito la Turchia provocando migliaia di morti. Una perdita enorme dal punto di vista culturale perche' il monumento, patrimonio dell'Unesco, era antichissimo. La prima costruzione, infatti, risale addirittura agli ittiti che edificarono un osservatorio militare migliaia di anni fa (tracce di insediamenti portano le lancette del tempo indietro di 6000 anni rispetto a noi), anche se furono i romani a realizzare in quel luogo la prima vera fortezza tra il II e III secolo dopo Cristo

ALLARME TSUNAMI IN ITALIA RIENTRATO

Le scosse sono state avvertite anche in Libano, Siria, Cipro e Israele mentre nel Mediterraneo e' scattato l'allarme tsunami. 'Allerta' anche in Italia sulle coste della Puglia, della Calabria e della Sicilia con l'invito a stare lontani dalle coste. L'allarme, ha pero' spiegato poi il direttore operativo della Protezione civile, Luigi D'Angelo, e' rientrato e l'ondata prevista per le 6,30 nel nostro Paese si sarebbe notevolmente ridimensionata e non costituirebbe un pericolo. E' ripersa anche la circolazione dei treni, cautelativamente sospesa.

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