L'appello del noto infettivologo

Come l'8 settembre 1943, Bassetti avvisa Draghi e Speranza: "La guerra è finita, togliete queste inutili restrizioni"

"Dovremo avere il coraggio di dire il 31 marzo che la guerra e' finita. Ok al mantenimento di qualche misura, non certo la mascherina all'aperto, ma basta 'terrore', anche perche' questo stato di continua insicurezza non giova alla salute degli italiani. Oltre che all'economia", dice Bassetti

Il Corriere Redazione

01 Febbraio 2022 - 16:41

Come l'8 settembre 1943, Bassetti avvisa Draghi e Speranza: "La guerra è finita, togliete queste inutili restrizioni"

L'infettivologo Matteo Bassetti

E "non rinnovare lo stato di emergenza, in scadenza il 31 marzo, perche' in un Paese con 60 milioni di abitanti, se ci sono meno di 1500 persone in terapia intensiva per Covid non si puo' parlare di emergenza. Questo non significa mettere da parte le precauzioni, ma solo iniziare a convivere con il Covid-19.". E' l'opinione dell'infettivologo Matteo Bassetti, direttore della clinica malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova

Via subito le mascherine all'aperto e, nel giro di poco, anche all'interno di locali e supermercati. E "non rinnovare lo stato di emergenza, in scadenza il 31 marzo, perche' in un Paese con 60 milioni di abitanti, se ci sono meno di 1500 persone in terapia intensiva per Covid non si puo' parlare di emergenza". E' l'opinione dell'infettivologo Matteo Bassetti, direttore della clinica malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova che in un'intervista all'AGI spiega: "Dovremo avere il coraggio di dire il 31 marzo che la guerra e' finita. Ok al mantenimento di qualche misura, non certo la mascherina all'aperto, ma basta 'terrore', anche perche' questo stato di continua insicurezza non giova alla salute degli italiani. Oltre che all'economia". Questo non significa mettere da parte le precauzioni, ma solo iniziare a convivere con il Covid-19.

 "Bisogna mantenere alcune attenzioni, ma lo stato di emergenza non c'entra con questo e neppure con le strutture che possono essere mantenute attive lo stesso - dice -. Cosi' come il commissario Figliulo che ha lavorato e continua a farlo in maniera eccellente". E' necessario dunque trovare il modo per uscire da uno stato di perenne insicurezza, mantenendo pero' gli hub vaccinali attivabili e mantenendo un ruolo centrale per il generale Francesco Paolo Figliuolo, anche perche' potrebbe esserci bisogno di nuovi richiami vaccinali. "Io parlo da medico che ha vissuto il dramma Covid per due anni - aggiunge Bassetti -. Qui al fronte non e' la stessa di un anno fa, ma sembra piu' simile a cio' che era nel 2017 o nel 2018. Abbiamo delle polmoniti come avviene ogni inverno". Per questo Bassetti limiterebbe il numero di tamponi, concentrandoli sui sintomatici. "Vorrei vedere un Paese che torna a essere centrale. Ero a Roma domenica scorsa e vedere su Lungotevere il deserto mi ha colpito molto", spiega l'infettivologo che aggiunge: "Io credo che a marzo, quando avremo un'immunita' del 95% tra vaccinati e guariti, la protezione dalla malattia grave sara' alta. Li' credo si potrebbe togliere anche le mascherine al chiuso. Se poi qualcuno vorra' tenerla potra' farlo tranquillamente". E sul Festival di Sanremo che, rispetto a quello del 2021, sara' molto piu' vicino alla normalita' dice: "Deve essere un Sanremo diverso, potra' essere uno spot per tornare alla normalita'". (AGI)

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