Il caso

Contro le vaccinazioni a rischio, Anelli schiera i medici di base: «Conosciamo i pazienti, possiamo decidere caso per caso»

Il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo) Filippo Anelli  chiede che "siano i medici a decidere quali vaccini anti-Covid somministrare ai singoli, sulla base delle caratteristiche e della situazione clinica, superando l'indicazione generalizzata".

Il Mattino Redazione

13 Giugno 2021 - 09:32

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Filippo Anelli, presidente Ordine Medici di Bari

Propone di passare da una "vaccinazione di massa" ad una "vaccinazione personalizzata, andando a valutare la situazione dei singoli", anche il virologo Fabrizio Pregliasco dell'Universita' di Milano.  Quanto alle seconde dosi, anche in questo caso, secondo il virologo, si potrebbe adottare un approccio personalizzato valutandone la necessita' da persona a persona. 

Alla luce della mutata situazione epidemiologica, con una ridotta circolazione del virus SarsCov2 al momento in Italia ed una maggiore disponibilita' di vaccini anti-Covid, anche la campagna vaccinale andrebbe in qualche modo 'ridisegnata'. A pensarlo sono medici e virologi che, per il proseguimento delle immunizzazioni a livello nazionale, propongono un approccio di 'vaccinazioni personalizzate' e valutate sui singoli soggetti. Va in questa direzione la proposta del presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo) Filippo Anelli, che chiede che "siano i medici a decidere quali vaccini anti-Covid somministrare ai singoli, sulla base delle caratteristiche e della situazione clinica, superando l'indicazione generalizzata". Finora, spiega, "ci siamo trovati in una fase emergenziale, in cui c'era la disponibilita' solo di alcuni tipi di vaccini e la tipologia di vaccino da somministrare e' stata decisa non dai medici in maniera diretta. Allo stesso modo, ad esempio, se si decide di fare un open day per un vaccino, sostanzialmente quel tipo di vaccino si somministra a tutti coloro che si presentano e rientrano nella fascia indicata, ovviamente sulla base della scheda d'anamnesi, ma non c'e' una valutazione del singolo soggetto". Diventa dunque, secondo Anelli, "molto importante il ruolo che ha il medico nella prescrizione. Il medico, nel futuro della campagna vaccinale, dovrebbe cioe' - chiarisce - avere a disposizione i vari tipi di vaccini e decidere, sulla base delle caratteristiche dell'individuo e delle sue malattie, il tipo di vaccino da somministrare, superando le indicazioni generalizzate". Propone di passare da una "vaccinazione di massa" ad una "vaccinazione personalizzata, andando a valutare la situazione dei singoli" anche il virologo Fabrizio Pregliasco dell'Universita' di Milano. Alla luce della "minore pressione epidemiologica e conoscendo ora meglio i vari vaccini di cui disponiamo - afferma - bisognerebbe andare nella direzione di scegliere quale vaccino sia piu' opportuno per ogni soggetto, ricercando anche con un approccio attivo coloro che non si sono ancora vaccinati". Quanto alle seconde dosi, anche in questo caso, secondo il virologo, si potrebbe adottare un approccio personalizzato valutandone la necessita' da persona a persona. Lancia invece la richiesta di sdoganare i test per la misurazione degli anticorpi Massimo Galli, direttore della clinica di Malattie infettive dell'Ospedale Sacco di Milano. "Abbiamo ormai superato la fase iniziale, durante la quale ci si deve accontentare dei vaccini che ci sono. Abbiamo altri vaccini a disposizione da somministrare e ormai lo zoccolo duro di popolazione e' stato messo in sicurezza. Per questo - spiega - visto che Astrazeneca e' stato progettato per una sola dose e visto anche che una percentuale molto elevata di persone risponde gia' con una sola dose, credo che sia arrivata l'occasione per il governo e le Regioni, di sdoganare l'utilizzo e la prescrivibilita' dei test per misurare gli anticorpi". Questo, conclude, "potrebbe permettere di risparmiare le seconde dosi che non sono necessarie e permettere a tanti cittadini di fare un'altra dose direttamente in inverno, quando magari verra' cambiato anche il vaccino".

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