Il bilancio della pandemia
13 Marzo 2021 - 21:48
Il tasso di positività, cioè il numero dei contagiati dal Covid-19 sui test molecolari e antigenici effettuati, scende leggermente dal 7,2% di ieri e sfiora i 7 punti percentuali (6,98%). In ogni caso, la situazione in corsia è ancora preoccupante. Sono di nuovo in crescita e sfiorano i 500 i ricoverati con sintomi di Sars-CoV-2: 497 posti letto pieni in più nei reparti per un totale di 24.153 persone in ospedale.
Altri 26.062 nuovi casi di coronavirus in Italia e 317 morti. Siamo nel pieno della terza ondata. Le vittime sono 101.881 e i contagi toccano quota 3.201.838 dall'inizio della pandemia. Cresce ancora il numero dei tamponi. Sono oltre 3mila in più rispetto a ieri, 372.944 quelli analizzati nelle ultime 24 ore, secondo il bollettino del ministero della Salute. Il tasso di positività, cioè il numero dei contagiati dal Covid-19 sui test molecolari e antigenici effettuati, scende leggermente dal 7,2% di ieri e sfiora i 7 punti percentuali (6,98%). In ogni caso, la situazione in corsia è ancora preoccupante. Sono di nuovo in crescita e sfiorano i 500 i ricoverati con sintomi di Sars-CoV-2: 497 posti letto pieni in più nei reparti per un totale di 24.153 persone in ospedale. Non va meglio nelle terapie intensive, con 2.982 pazienti positivi in rianimazione, 270 ingressi nel giorno e 68 letti occupati in più.Dando un'occhiata alla situazione lungo lo Stivale, resta la Lombardia la regione italiana con più contagi. Sono 5.809 rispetto al bollettino di venerdì. Alto anche il dato dei casi di Emilia-Romagna (2.950), Campania (2.940), Veneto (2.682) e Piemonte (2.159). Sfiora i duemila il Lazio con 1.998 nuove infezioni. Sopra quota mille, quota raggiunta dalle Marche, ci sono anche la Puglia con 1.700 nuovi malati e la Toscana con 1.326.Intanto, è ancora in risalita da Nord a Sud il dato degli attualmente positivi. Oltre 10mila (10.744) in più in un giorno e 520.061 in totale. Crescono anche i guariti, +14.970 per un totale di oltre 2,5 milioni (2.579.896) e i nostri connazionali in isolamento domiciliare, che ammontano a 492.926. "La maggioranza degli accessi Covid-19 in pronto soccorso sono causati da terapie domiciliari assenti o sbagliate. Per l'abbandono del paziente e il cortisone alla prima linea di febbre, l'Italia va in rosso", è il commento affidato a Twitter di Alberto Zangrillo, primario di Anestesia e rianimazione dell'ospedale San Raffaele di Milano.
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