La presa di posizione
25 Ottobre 2020 - 09:40
"Il ministro Speranza aveva preparato un piano in 5 punti sulle cose che dopo la prima fase andavano fatte. Alcune Regioni lo hanno assolutamente ignorato". E adesso? "Non bastano piu' le misure di contenimento: servono lockdown mirati ad alcune province o anche regioni" altrimenti "presto saremo costretti a ricorrere a chiusure generalizzate. Parlo di aree geografiche. Le misure legate agli orari non hanno alcuna evidenza scientifica. Dove sono state applicate, non hanno avuto effetto nel contenimento", dice Ricciardi, consigliere del ministro della Salute e professore di Igiene alla Cattolica.
"Molte Regioni non hanno fatto cio' che dovevano fare quest'estate per adeguare il sistema, oggi ne paghiamo le conseguenze. Abbiamo poche settimane per intervenire. Servono chiusure locali, anche regionali, perche' il coprifuoco non funziona". Cosi' in un'intervista a 'Il Messaggero' Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute e professore di Igiene alla Cattolica. "In una scala da 1 a 10 - afferma - il mio livello di preoccupazione arriva a 9. Il ministro Speranza aveva preparato un piano in 5 punti sulle cose che dopo la prima fase andavano fatte. Alcune Regioni lo hanno assolutamente ignorato". E adesso? "Due settimane fa avevo detto che con delle contromisure avremmo potuto arginare un'epidemia che ci avrebbe portato a 16 mila casi al giorno entro Natale. I 16 mila casi li abbiamo avuti giovedi'. Si tratta chiaramente di un ritmo di crescita insostenibile. Non bastano piu' le misure di contenimento: servono lockdown mirati ad alcune province o anche regioni" altrimenti "presto saremo costretti a ricorrere a chiusure generalizzate. Parlo di aree geografiche. Le misure legate agli orari non hanno alcuna evidenza scientifica. Dove sono state applicate, non hanno avuto effetto nel contenimento. La Francia applica il coprifuoco da una settimana, ma l'incremento dei contagi e' ancora molto sostenuto". "Il mancato potenziamento degli ospedali che doveva essere fatto da giugno in poi - dice ancora l'esperto - oggi porta tutti a concentrarsi sui casi di coronavirus a cui bisogna trovare posto nei reparti perche' gli ospedali riservati ai pazienti Covid sono gia' saturi. Questo compromette l'assistenza ai pazienti di altre patologie". Infine, le proteste di venerdi' sera a Napoli: "Non c'e' dubbio che sia stato un evento organizzato". (
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