Lo studio

Coronavirus , ecco chi rischia 33 volte di più

Lo rivela l'Agenzia regionale di Sanita' nel suo report periodico sullo stato della pandemia tra la popolazione toscana.

Il Corriere Redazione

09 Maggio 2020 - 19:54

Coronavirus , ecco chi rischia 33 volte di più

Sono i soggetti affetti da ipertensione, dislipidemia, diabete e cardiopatia ischemica, cioe' quattro categorie che - secondo studi epidemiologici in corso - hanno un rischio di contrarre il Covid rispettivamente di 33, 29, 9 e 8 volte superiore rispetto alla popolazione generale.

La Toscana scopre quali sono le categorie di pazienti cronici a maggior rischio di attacco da Coronavirus: sono i soggetti affetti da ipertensione, dislipidemia, diabete e cardiopatia ischemica, cioe' quattro categorie che - secondo studi epidemiologici in corso - hanno un rischio di contrarre il Covid rispettivamente di 33, 29, 9 e 8 volte superiore rispetto alla popolazione generale. Lo rivela l'Agenzia regionale di Sanita' nel suo report periodico sullo stato della pandemia tra la popolazione toscana. Man mano che gli studi progrediscono, anche grazie all'accumulo di una statistica piu' ricca e robusta col trascorrere delle settimane e con la collezione di dati che viene incrementata, emerge proprio questo: alcuni tipi di malati cronici hanno maggiori possibilita' di essere attaccati dal Coronavirus. Pertanto, se individuati, possono essere difesi attraverso misure di prevenzione che col tempo verranno individuate al meglio ed affinate. Intanto, si commenta dall'Ars, in questa fase si ricava "un chiaro segnale di quali siano le popolazioni che dobbiamo proteggere dalla circolazione del virus". Dunque, chi ha la pressione alta, i diabetici, i cardiopatici in certe condizioni di patologia acuta, chi ha alterazioni dei grassi nel sangue (colestrolo e trigliceridi). Le statistiche mostrano una forte propensione di ipertesi (33 volte) e affetti da dislipidemia (29 volte) ad 'incontrare' il Coronavirus. L'Ars peraltro valuta che col Coronavirus il tasso di mortalita' si alza in modo esponenziale nelle classi di eta' piu' anziane (sopra i 75 anni). E su questo ha un impatto considerevole la cosiddetta comorbidita', cioe' la presenza di una o piu' patologie croniche come ipertensione, dislipidemia, diabete e cardiopatia ischemica, fattori patologici che favoriscono l'attacco del Coronavirus piu' che in altri organismi integri o comunque con patologie di diverso tipo.

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