Il bilancio
02 Gennaio 2025 - 08:51
Gli incidenti non conoscono confini geografici. Ad Andria, un bambino di sei anni ha perso un dito a causa dell'esplosione di una pistola a salve. A Foggia un 26enne ci ha rimesso le dita di una mano mentre a Mattinata una ragazza di 26 anni ha subito una lesione a un occhio. In provincia di Torino, invece, a farne le spese è stato un bambino di soli undici anni che è stato colpito a un occhio dall'esplosione di un razzo ed è stato trasportato in ospedale per essere operato. Stessa sorte a Bologna per un bambino di 12 anni
Ogni anno, i festeggiamenti di Capodanno portano con sé un misto di gioia e preoccupazione. Ma cosa succede quando la celebrazione si trasforma in un bollettino di guerra? Il recente bilancio dei feriti in Italia per i festeggiamenti del nuovo anno ha superato quota trecento, un numero mai visto negli ultimi dieci anni. Questo dato allarmante ci invita a riflettere su come la tradizione dei botti e delle celebrazioni possa degenerare in episodi di violenza e incidenti gravi.
UN BILANCIO PREOCCUPANTE
Il numero complessivo dei feriti è salito a 309, con 69 persone che hanno richiesto il ricovero. Tra questi, un dato particolarmente inquietante è l'alto numero di minorenni coinvolti: ben 90, rispetto ai 64 dell'anno precedente. Il caso più emblematico è quello di un bambino di soli due anni a Napoli, ricoverato con ustioni al torace e al braccio sinistro. Fortunatamente, le sue ferite guariranno in due settimane, ma l'episodio sottolinea la pericolosità dei fuochi d'artificio nelle mani sbagliate.
VIOLENZA E ARMI: UNA COMBINAZIONE LETALE
Non sono solo i botti a causare danni. Il deputato Francesco Emilio Borrelli ha denunciato la presenza di video che mostrano spari ad altezza d'uomo e bambini che impugnano armi. Questo scenario, che sembra uscito da un film d'azione, è purtroppo una realtà in alcune zone del Paese. I dati della polizia confermano un aumento dei feriti rispetto all'anno scorso, con un incremento dei casi gravi che richiedono prognosi superiori a 40 giorni.
INCIDENTI DA NORD A SUD
Gli incidenti non conoscono confini geografici. Ad Andria, un bambino di sei anni ha perso un dito a causa dell'esplosione di una pistola a salve. A Sciacca, in provincia di Agrigento, un trentenne ha perso un occhio dopo essere stato colpito dall'esplosione di un petardo. A Foggia un 26enne ci ha rimesso le dita di una mano mentre a Mattinata una ragazza di 26 anni ha subito una lesione a un occhio. In provincia di Torino, invece, a farne le spese è stato un bambino di soli undici anni che è stato colpito a un occhio dall'esplosione di un razzo ed è stato trasportato in ospedale per essere operato. Stessa sorte a Bologna per un bambino di 12 anni kosovaro, spinto da un coetaneo su un petardo gettato a terra poco prima. Peggio è andata a un 32enne a Cagliari che per lo scoppio di un botto ha perso un occhio. Mentre a Lamezia Terme a un ragazzo sono saltate cinque dita. Grave un giovane di 20 anni che è stato raggiunto da un colpo di pistola all'addome a Bari durante i festeggiamenti, forse in seguito a una lite. E' stato operato d'urgenza ed è ricoverato in rianimazione. Mentre a Napoli un turista saudita 29enne è stato colpito in strada alla spalla da un proiettile vagante. Due, invece, i giovani accoltellati in strada a Firenze.
INTERVENTI E CONTROLLI: LA RISPOSTA DELLE AUTORITÀ
La notte di San Silvestro ha visto un super lavoro per forze dell'ordine, sanitari e vigili del fuoco. Sono stati quasi 900 gli interventi dei pompieri per incendi legati ai festeggiamenti, con un aumento significativo rispetto all'anno precedente. In Lombardia, il numero maggiore di interventi, ben 142, dimostra come le grandi città siano particolarmente vulnerabili a questi eventi.
ZONE ROSSE E CONTROLLI RAFFORZATI
Quest'anno, a Milano e Napoli, sono state introdotte le zone rosse, aree in cui i controlli sono stati intensificati per prevenire incidenti e violenze. Il bilancio del Viminale parla di circa 28.200 persone controllate, 146 arresti e 520 denunce. Questi numeri riflettono l'impegno delle forze dell'ordine nel mantenere la sicurezza durante i festeggiamenti, ma sollevano anche interrogativi sull'efficacia delle misure preventive.
UN FUTURO DI FESTEGGIAMENTI SICURI?
La domanda che sorge spontanea è: come possiamo garantire che i festeggiamenti del nuovo anno siano sicuri per tutti? La risposta potrebbe risiedere in una combinazione di educazione, regolamentazione e innovazione. Educare i cittadini sui pericoli dei botti, regolamentare la vendita e l'uso di fuochi d'artificio e promuovere alternative sicure e sostenibili potrebbero essere passi importanti verso un futuro in cui il Capodanno sia sinonimo di gioia e non di tragedia.
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