La kermesse

"Io capitano" di una umanità in fuga: il ruggito del Leoncino d'Oro a Venezia per un grande Matteo Garrone

Il premio è stato consegnato al regista romano con la seguente motivazione: “Un’opera che riesce ad analizzare con crudo realismo le conseguenze della guerra e delle crisi geopolitiche. Un film corale che pone sotto una luce inedita la paura e l’incertezza di sopravvivere di un’umanità in fuga".

Lucia La Gatta

09 Settembre 2023 - 13:34

Dopo averlo presentato al Festival del Cinema di Venezia, ieri Matteo Garrone ha portato il nuovo film a Bologna in un evento speciale all’Arena Puccini. Con il regista erano presenti anche gli interpreti Seydou Sarr, Moustapha Fall e Amath Diallo.  “Io capitano” – ha spiegato Garrone ai bolognesi che per lui hanno riempito il cinema all’aperto di via Serlio in una sera fine estate – racconta un flusso di vita senza voler fare polemica, ma affrontando il tema dell’ingiustizia”.

Mentre siamo al rush finale dell’80esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, arriva il primo dei premi assegnati ai cineasti in concorso al Lido. A tagliare per primo questo immaginario traguardo è stato Matteo Garrone che con il suo: “Io capitano” ha vinto il Leoncino d'Oro Agiscuola. Il premio è stato consegnato al regista romano con la seguente motivazione: “Un’opera che riesce ad analizzare con crudo realismo le conseguenze della guerra e delle crisi geopolitiche. Un film corale che pone sotto una luce inedita la paura e l’incertezza di sopravvivere di un’umanità in fuga. Per aver presentato, attraverso una regia dinamica e onesta, l’incomunicabilità, l’impotenza e la frustrazione davanti ai meccanismi del potere che strappano il futuro ai bambini. Per la verità nell’interpretazione, per la potenza di un racconto a metà tra sogno e realtà. In grado di trasmettere un messaggio universale di resistenza e solidarietà”.

Dopo averlo presentato al Festival del Cinema di Venezia, ieri Matteo Garrone ha portato il nuovo film a Bologna in un evento speciale all’Arena Puccini. Con il regista erano presenti anche gli interpreti Seydou Sarr, Moustapha Fall e Amath Diallo.  “Io capitano” – ha spiegato Garrone ai bolognesi che per lui hanno riempito il cinema all’aperto di via Serlio in una sera fine estate – racconta un flusso di vita senza voler fare polemica, ma affrontando il tema dell’ingiustizia”.
Il Leoncino d'oro, giunto alla sua 35ma edizione, è uno dei premi collaterali più significativi del Festival. Tredici i giovani studenti, provenienti da diverse regioni d’Italia e selezionati grazie al lavoro annuale del “David Giovani”, sono chiamati a decretare il loro film preferito tra quelli presentati in Mostra. Per la loro attività di giurati, i giovani studenti appassionati di cinema oltre alla visione dei film durante la Mostra hanno incontrato di persona registi e attori con cui hanno avuto la possibilità di confrontarsi e discutere direttamente.

“Io Capitano” ha vinto anche il Green Drop Award, e con lui “Il confine verde” di Agnieszka Holland. “Non si tratta di un ex-aequo ma di due opere che la nostra giuria ha voluto considerare complementari e contigue - ha spiegato il direttore del premio Marco Gisotti. Nel premiare i due film presenti nella selezione ufficiale Venezia 80, entrambi sul tema delle migrazioni, la giuria del Green Drop Award, ha sottolineato che: “i due film trattano entrambi il tema dei processi migratori e ne delineano gli aspetti umani e politici, in relazione a contesti geoambientali molto differenti ma essi stessi complementari. Due vere Odissee contemporanee, narrate con efficacia drammatica e grande resa poetica, che rappresentano bene un momento storico dove le migrazioni umane sono un fenomeno umanitario ed ecologico, tragico segno della profonda crisi di identità e di valori della società contemporanea”.

Il premio collaterale, riconosciuto dalla Biennale di Venezia, viene assegnato al film, fra quelli in concorso nella selezione ufficiale “Venezia 80” che avrà interpretato al meglio “i valori dell’ecologia e dello sviluppo sostenibile, con particolare attenzione alla conservazione del Pianeta e dei suoi ecosistemi per le generazioni future, agli stili di vita e alla cooperazione fra i popoli”, come recita la ragione fondativa del premio istituito da Green Cross – l’organizzazione creata oltre 30 anni fa dal premio Nobel Mikhail Gorbaciov e introdotta in Italia da Rita Levi Montalcini. A “Io capitano” è stato assegnato anche il Premio Fedic, riconoscimento della Federazione Italiana dei Cineclub presieduta da Ferruccio Gard.

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