La notte della magia
13 Marzo 2023 - 23:01
Niente da fare per i due italiani in nomination: Alice Rohrwacher, candidata nella categoria miglior cortometraggio con “Le pupille”, assegnato invece a “An Irish Goodbye” e per Aldo Signoretti candidato nella categoria miglior trucco con “Elvis”, e vinto da The Whale (Adrien Morot, Judy Chin e Anne Marie Bradley).
Ha vinto il migliore? Domanda dalla risposta multipla se da più parti si avanza l’ipotesi che si tratti più di una scelta politicamente corretta che altro. A guardare invece i bookmakers, la vittoria era scontata. Certo è, che la 95^ edizione degli Oscar ha visto il trionfo dei Daniels, il cui film “Everything Everywhere All At Once” si è aggiudicato 7 statuette (su 11 candidature) tra cui miglior film, miglior regia, migliore attrice protagonista Michelle Yeoh, migliori attori non protagonisti Ke Huy Quan e Jamie Lee Curtis. “Dedichiamo questo premio a tutte le mamme del mondo, in particolare alle nostre mamme” , hanno commentato dal palco Daniel Scheinert e Daniel Kwan. Per loro si tratta della terza statuetta personale dopo sceneggiatura e regia. “Il cinema va seguendo gli anni e su internet si cambia ogni millisecondo, ma questo film resterà per generazioni”, ha spiegato Daniel Kwan. E’ stato un trionfo per gli attori asiatici: mai nella storia dell’Academy due di loro avevano vinto nello stesso anno. Il titolo significa, letteralmente: “tutto, ovunque, in una volta sola” e fa riferimento ai Multiversi in cui si muove la protagonista, titolare di una lavanderia che si ritrova improvvisamente in un’altra dimensione con il compito di salvare il mondo. Un film che unisce commedia, dramma familiare, arti marziali e tecnologia. Sicuramente molto lontano dai grandi classici che nel corso degli anni hanno fatto la storia degli Oscar. Michelle Yeoh che ha trionfato come Migliore attrice protagonista sulle altre candidate della cinquina, Cate Blanchett, Ana De Armas, Andrea Riseborough e Michelle Williams, ritirando il premio da detto: “non lasciate mai che nessuno vi dica che avete superato una certa età. Tenete vivi tutti i vostri sogni”. Ke Huy Quan che ha vinto il premio come Miglior attore non protagonista commosso ha baciato la statuetta e ha ricordato il suo viaggio cominciato su una barca e in un campo profughi: “Sono finito qui sul palco più importante di Hollywood. Dicono che le storie così sono solo per il cinema, ma sono storie reali, è questo il vero sogno americano”. Migliore attrice non protagonista Jamie Lee Curtis che ritirando la statuetta ha dedicato il premio al marito, alle figlie, alla sorella e “a tutti quelli che hanno sostenuto i miei film di genere: tutti noi abbiamo vinto questo Oscar. E a mia madre e a mio papà, tutti e due hanno avuto la nomination per categorie diverse”.
Premiato con la statuetta per il Miglior attore Brendan Fraser per “The Whale”. “Ho iniziato trent’anni fa a fare film e non sempre le cose sono andate come dovevano. Ora sono qui. Ritornare in superficie non è facile ma ce l’ho fatta”. Il premio per il Miglior film straniero è andato a “Niente di nuovo sul fronte occidentale” del regista tedesco Edward Berger. Si tratta della terza trasposizione sul grande schermo del romanzo di Eric Maria Remarque che costò all’autore l’esilio in Svizzera, e il rogo sulla pubblica piazza del testo per mano dei nazisti, i quali lo ritenevano colpevole di aver divulgato un messaggio pacifista. L’opera infatti non solo condannava la prima guerra mondiale, ma anche tutte quelle venute dopo, accomunate dalla stessa disumanità. Miglior film d’animazione al “Pinocchio” di Guillermo Del Toro. Premio per il Miglior cortometraggio è stato assegnato a “An Irish Goodbye”, che ha trionfato nella cinquina dove concorreva anche “Le Pupille” della nostra Rorwacher. Statuetta per la Miglior sceneggiatura non originale a Sarah Polley per “Women Talking - Il diritto di scegliere”, tratto dal romanzo del 2018 Donne Che Parlano di Miriam Towens, a sua volta liberamente tratto da fatti avvenuti nella colonia Manitoba in Bolivia nel 2011.
Niente da fare i due italiani in nomination: Alice Rohrwacher, candidata nella categoria miglior cortometraggio con “Le pupille”, assegnato invece a “An Irish Goodbye” e per Aldo Signoretti candidato nella categoria miglior trucco con “Elvis”, e vinto da The Whale (Adrien Morot, Judy Chin e Anne Marie Bradley).
Torna a casa a mani vuote anche Steven Spielberg con il suo “The Fabelmans” che arrivava al Dolby Theatre con 7 nomination: miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura originale, miglior attrice protagonista, migliore attore non protagonista, migliore scenografia e migliore colonna sonora originale. Solo poche ore prima della consegna delle prestigiose statuette, il tre volte Premio Oscar per la scenografia Dante Ferretti, giurato dell’Academy - ospitato da Fabio Fazio nella trasmissione “Che tempo che fa” - aveva svelato il suo voto a favore proprio di Spielberg: “ho votato per The Fabelmans e ho dato a questo film voto per scenografia, costumi e altri, perché mi è piaciuto molto”. Ma la notte degli Oscar ha scelto molto diversamente preferendo ai film più tradizionali, l’importanza di scommettere su idee avventurose e originali come quelle proposte dai Daniels.
I premi
- Film - EVERYTHING EVERYWHERE ALL AT ONCE di Daniel Kwan, Daniel Scheinert registi e produttori con Jonathan Wang
- Attrice - MICHELLE YEOH per Everything Everywhere All at Once
- Attore - BRENDAN FRASER per The Whale - Regia - DANIEL KWAN e DANIEL SCHEINERT per Everything Everywhere All at Once
- Attrice non protagonista - JAMIE LEE CURTIS (Everything Everywhere All at Once)
- Attore non protagonista - KE HUY QUAN (Everything Everywhere All at Once)
- Film internazionale - NIENTE DI NUOVO SUL FRONTE OCCIDENTALE (GERMANIA) - Edward Berger
- Documentario - NAVALNY - Daniel Roher, Odessa Rae, Diane Becker, Melanie Miller e Shane Boris
- Film d'animazione - PINOCCHIO DI GUILLERMO DEL TORO - Guillermo del Toro, Mark Gustafson, Gary Ungar e Alex Bulkley
- Montaggio - EVERYTHING EVERYWHERE ALL AT ONCE - Paul Rogers
- Fotografia - NIENTE DI NUOVO SUL FRONTE OCCIDENTALE - James Friend
- Colonna sonora - NIENTE DI NUOVO SUL FRONTE OCCIDENTALE - Volker Bertelmann
- Canzone originale - NAATU NAATU dal film RRR - musica di M.M. Keeravaani, testi di Chandrabose
- Sonoro - TOP GUN: MAVERICK - Mark Weingarten, James H. Mather, Al Nelson, Chris Burdon e Mark Taylor
- Sceneggiatura non originale - WOMEN TALKING - Sarah Polley
- Sceneggiatura originale - EVERYTHING EVERYWHERE ALL AT ONCE - Daniel Kwan and Daniel Scheinert
- Effetti speciali - AVATAR: LA VIA DELL'ACQUA - Joe Letteri, Richard Baneham, Eric Saindon e Daniel Barrett
- Scenografia - NIENTE DI NUOVO SUL FRONTE OCCIDENTALE - production design Christian M. Goldbeck, set decoration Ernestine Hipper -
- Corto d'animazione - IL BAMBINO, LA TALPA, LA VOLPE E IL CAVALLO - Charlie Mackesy e Matthew Freud
- Corto documentario - RAGHU IL PICCOLO ELEFANTE Kartiki Gonsalves e Guneet Monga
- Costumi - BLACK PANTHER: WAKANDA FOREVER - Ruth E. Carter
- Trucco e acconciatura - THE WHALE — Adrien Morot, Judy Chin e Anne Marie Bradley
- Corto live action - AN IRISH GOODBYE — Tom Berkeley e Ross White
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