Cinema

Una “Familia” in corsa per gli Oscar sul sentiero delicato della violenza di genere

Il film affronta un tema delicato e profondamente attuale come la violenza di genere. "Un tema transculturale, universale e urgente da portare al pubblico soprattutto in questo momento storico”, dice il regista

Lucia La Gatta

25 Settembre 2025 - 15:14

Il film di Francesco Costabile, concorrerà per la shortlist che includerà i quindici migliori film internazionali selezionati dall'Academy e che sarà resa nota 16 dicembre 2025. L'annuncio delle nomination (la cinquina dei film nominati per concorrere al premio) è previsto per il 22 gennaio 2026, mentre la cerimonia di consegna degli Oscar si terrà a Los Angeles il 15 marzo 2026.

“Familia” di Francesco Costabile è il film scelto per rappresentare l’Italia agli Oscar 2026 nella categoria Miglior Film Internazionale. La decisione è arrivata al termine della riunione del comitato di selezione che si è svolta all’Anica, dove il titolo ha avuto la meglio su altri 23 candidati.

Già presentato con successo alla Mostra del Cinema di Venezia 2024, nella sezione Orizzonti, Familia si ispira al romanzo “Non sarà sempre così” di Luigi Celeste, autore che nel 2008 uccise il padre dopo anni di violenze domestiche. Il film affronta un tema delicato e profondamente attuale come la violenza di genere, con un cast che include Francesco Gheghi – premiato proprio a Venezia come miglior attore nella sezione Orizzonti – affiancato da Francesco Di Leva, Barbara Ronchi e Tecla Insolia.

Il film di Francesco Costabile, concorrerà per la shortlist che includerà i quindici migliori film internazionali selezionati dall'Academy e che sarà resa nota 16 dicembre 2025. L'annuncio delle nomination (la cinquina dei film nominati per concorrere al premio) è previsto per il 22 gennaio 2026, mentre la cerimonia di consegna degli Oscar si terrà a Los Angeles il 15 marzo 2026.

“La violenza di genere appartiene a tutte le società, è un tema transculturale, universale e urgente da portare al pubblico soprattutto in questo momento storico”. Così Francesco Costabile, regista calabrese 44enne: “Quando mi hanno chiamato ho pensato a uno scherzo telefonico - aggiunge il regista - ho pensato a uno scherzo telefonico, ero incredulo, quasi scioccato. Certo candidarlo è stata una scelta coraggiosa, forse dovuta a un tema assolutamente contemporaneo e necessario anche per il mercato americano”. 

“Quando ho scritto il libro -  ha detto  invece Luigi Celeste - immaginavo soltanto di dire la mia, di raccontare la mia vita così come era stata. Mai avrei immaginato che diventasse un film che arrivasse Venezia e che rappresentasse l'Italia agli Oscar”. Il film racconta la storia di riscatto e rinascita di Luigi: dall'assassino del padre per salvare la madre e il fratello dall'ennesimo assalto paranoico del padre, che entrava e usciva dal carcere,  alla sua lenta risalita e al ritorno alla vita normale guidato dal mantra “Non sarà sempre così”.

Gli altri film nella rosa erano (in ordine alfabetico): Berlinguer. la grande ambizione di Andrea Segre; Diamanti di Ferzan Özpetek; Diva futura di Giulia Louise Steigerwalt; Duse di Pietro Marcello, Elisa di Leonardo Di Costanzo; Eterno visionario di Michele Placido; Follemente di Paolo Genovese; Fuori di Mario Martone; Hey Joe di Claudio Giovannesi; Il monaco che vinse l’Apocalisse di Jordan River; Il nibbio di Alessandro Tonda; Il ragazzo dai pantaloni rosa di Margherita Ferri; Il treno dei bambini di Cristina Comencini; L’amore che ho di Paolo Licata; L’orto americano di Pupi Avati; La vita da grandi di Greta Scarano; Le assaggiatrici di Silvio Soldini; Le città di pianura di Francesco Sossai; Le déluge - Gli ultimi giorni di Maria Antonietta di Gianluca Jodice; Napoli - New York di Gabriele Salvatores; Sotto le nuvole di Gianfranco Rosi; Trifole - Le radici dimenticate di Gabriele Fabbro; Vittoria di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman. 

Inserisci un commento

Condividi le tue opinioni su Il Castello Edizioni e Il Mattino di Foggia

Caratteri rimanenti: 400

BLOG