L'evento

Al Festival di Cannes molto di più di “Un simple accident”

“Credo che sia il momento per chiedere a tutti gli iraniani che sono nel mondo: mettiamo da parte problemi, le differenze, la cosa più importante è la libertà del nostro Paese”, ha detto il regista premiato

Lucia La Gatta

26 Maggio 2025 - 14:35

Con la cerimonia che ha consegnato i principali premi, cala il sipario sulla 78° edizione del Festival di Cannes  e l’Italia, con “Fuori”  di Mario Martone, il film con Valeria Golino, Elodie e Matilda De Angelis, è rimasta fuori dal palmares.

Dopo undici giorni di proiezioni e ventidue film in concorso, con tanto di mattinata segnata da un blackout che ha messo in ginocchio la zona,  a vincere il Festival di Cannes è  “Un simple accident”  di Jafar Panahi. La Palma d'oro va, dunque, in Iran - salutando il ritorno dopo molti anni senza poter presentare in persona i suoi film - a Jafar Panahi e al suo bellissimo e molto politico, lungometraggio

“Credo che sia il momento per chiedere a tutti gli iraniani che sono nel mondo: mettiamo da parte problemi, le differenze, la cosa più importante è la libertà del nostro Paese”. Questo l'appello del regista dissidente , dal palco del Festival. Panahi, figura simbolo del dissenso in Iran, ha realizzato il film dopo anni di censura e repressione. Per oltre un decennio gli è stato vietato di lasciare il Paese e ha trascorso lunghi periodi in carcere. “Un simple accident” nasce proprio dai racconti raccolti durante la sua detenzione, trasformati in un’opera di grande forza narrativa e umana. Il film racconta la storia di una famiglia – padre, madre incinta e una bambina – in viaggio verso casa. Una notte, l’auto investe un cane: un evento apparentemente banale che innesca una spirale drammatica. Il padre si ritrova in un’officina dove crede di riconoscere, nel meccanico, l’uomo che lo ha torturato anni prima in prigione. Incerto sulla sua identità, coinvolge altri ex detenuti in una dolorosa indagine alla ricerca della verità.

Grande protagonista anche Kleber Mendonça Filho: il suo “O Agente Secreto”, un thriller che mescola azione e trauma politico,  ha vinto sia il premio per la miglior regia che per il suo protagonista Wagner Moura. “Sentimental Value” di Joachim Trier, uno dei film più acclamati durante il Festival, ha ottenuto invece il Grand Prix Speciale della Giuria, il premio più prestigioso dopo la Palma d'Oro.  Intanto i fratelli Jean-Pierre e Luc Dardenne entrano ancora di più nella storia di Cannes, vincendo il Premio per la Miglior sceneggiatura con “Jeunes Mères”.

L'intensa performance di Nadia Melliti in "La Petite Dernière" le è valso il Premio come Migliore attrice , mentre il Premio della Giuria è stato assegnato ex aequo a “Sound of Falling” di Mascha Schilinski e “Sirât” di Oliver Laxe. Tra le nuove proposte, infine, Hasan Hadi ha conquistato la Camera d'Or, con il suo “The President's Cake”.

Con la cerimonia che ha consegnato i principali premi, cala il sipario sulla 78° edizione del Festival di Cannes  e l’Italia, con “Fuori”  di Mario Martone, il film con Valeria Golino, Elodie e Matilda De Angelis, è rimasta fuori dal palmares.  I vincitori del Festival di Cannes 2025

  • Palma d’Oro: Un simple accident – Jafar Panahi
  • Grand Prix: Sentimental Value – Joachim Trier
  • Miglior regia: Kleber Mendonça Filho – O agente secreto
  • Miglior attrice: Nadia Melliti – La petite dernière
  • Miglior attore: Wagner Moura – O agente secreto
  • Premio della Giuria (ex aequo): Sirat – Óliver Laxe & Sound of Falling – Mascha Schilinski
  • Miglior sceneggiatura: Jean-Pierre e Luc Dardenne – Jeunes Mères
  • Premio speciale: Resurrection – Bi Gan
  • Camera d’Or (miglior opera prima): My Father’s Shadow – Akinola Davies Jr.

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