La cerimonia di pemiazione

A Venezia il ruggito dei Leoni dalle grandi emozioni

Dalla libertà di poter decidere della propria vita all'orrore dell'olocausto, dall'educazione dei figli agll'aborto clandestino: sono i temi emotivamente forti e coinvolgenti affrontati dai film premiati all'81esima edizione del Festival del Cinema di Venezia

Lucia La Gatta

07 Settembre 2024 - 22:15

La Serenissima incorona il regista spagnolo Pedro Almodóvar per "La stanza accanto”, che affronta il tema dell'eutanasia. Leone d’argento a Maura Delpero per il suo “Vermiglio” che racconta di una famiglia in uno piccolo villaggio d'alta montagnaa cavallo della fine della seconda guerra mondiale. La vincitrice della Coppa Volpi femminile è Nicole Kidman per il film “Babygirl” di Halina Reijn. Miglior attore nella sezione Orizzonti è andato a Francesco Gheghi per il ruolo di Luigi Celeste nel film "Familia" di Francesco Costabile.

Venezia incorona Pedro Almodóvar. E’ infatti, “La stanza accanto” del regista spagnolo il film vincitore del Leone d’oro numero 81, del Festival di Venezia. Interpretato da Tilda Swinton e Julianne Moore, racconta la storia di due amiche, una delle quali malata terminale che decide di praticare l'eutanasia. Si tratta del  primo film in lingua inglese del maestro spagnolo, il massimo riconoscimento gli è stato assegnato dalla Giuria di Venezia, presieduta da Isabelle Huppert e composta  da James Gray, Andrew Haigh, Agnieszka Holland, Kleber Mendonça Filho, Abderrahmane Sissako, Giuseppe Tornatore, Julia von Heinz e Zhang Ziyi che ha valutato i 21 film. 

"Il mio film parla non solo della solidarietà senza limiti di Julianne ma anche della decisione di Tilda di terminare la sua vita quando questa le offre solo un dolore senza soluzione. Credo sia questo un diritto fondamentale di qualsiasi persona, non un tema politico, ma umano e chiedo a tutti i governi che si faccia una legge in merito. Se questo va contro a qualche credo o religione chiedo che rispettino e non intervengano nelle decisioni individuali: l'essere umano deve essere libero di vivere e di morire quando la vita diventa insopportabile". L'ha detto il regista spagnolo ritirando il premio. Almodovar ha dedicato il premio, alla sua famiglia e alle due protagoniste Julianne Moore e Tilda Swinton.

Leone d’argento a Maura Delpero con il suo “Vermiglio”. Il film che è una coproduzione Italia, Francia, Belgio, è il racconto di una famiglia in uno piccolo villaggio d'alta montagna (che dona il titolo al film) a cavallo della fine della seconda guerra mondiale, e si tratta dell’ opera seconda della Delpero.  “Il film è nato da un sogno ed è finito con un sogno – ha detto Maura Delpero ritirando il premio -. Grazie alla giuria, quando ho saputo i vostri nomi ho avuto grande felicità è stato un grande onore. Abbiamo 8 minuti di crediti nel film ma voglio ricordare attori e troupe che si sono gelati i piedi nella neve con me e la Val di Sole che ha aperto generosamente le porte e le famiglie che ci hanno affidato i loro bambini. Questo film è stato fatto col sostegno pubblico, senza questi sostegni il film avrebbe tradito se stesso non avrebbe avuto la sua musica, il dialetto e non avrei potuto scegliere i volti uno per uno e non avrei potuto ascoltare i silenzi. Fomentiamo il dialogo tra chi fa cinema indipendente e le istituzioni. Porto il Leone alla mia Caterina che ha avuto pazienza con la mamma regista e il papà attore. Auguro che la società non lasci sole le donne”.

Il Leone d'argento per la migliore regia è stato vinto da “The Brutalist” di Brady Corbet con uno straordinario Adrien Brody e racconta in tre ore e un quarto, la parabola di un architetto ungherese di origine ebraica, il personaggio di fantasia László Toth, che dopo essere stato cancellato da Hitler insieme ai colleghi della Bauhaus e dopo l’esperienza drammatica del campo di concentramento nel 1947 arriva negli Stati Uniti. Dove l’aspetta una nuova vita . Il titolo viene dalla corrente architettonica del brutalismo nata dopo la seconda guerra mondiale.

La vincitrice della Coppa Volpi femminile è Nicole Kidman per il film “Babygirl” di Halina Reijn. Nel film la Kidman veste i panni di una potente manager che mette a repentaglio la carriera e la famiglia quando inizia una torrida relazione con un suo stagista molto più giovane. Purtroppo l'attrice non ha potuto ricevere il premio perché è partita poco dopo essere arrivata a Venezia , perché raggiunta dalla notizia della morte della madre.

La Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile è stata invece vinta da Vincent Lindon per il film “The Quiet Son” (Jouer avec le feu) di Delphine Coulin e Muriel Coulin. Nel film, Lindon interpreta Pierre, padre single, che vede la sua famiglia spezzarsi quando i figli raggiungono l'età adulta. Mentre Louis si prepara a iniziare l'università, Fus si allontana  abbracciando l'estremismo di destra, in aperto contrasto con i valori  paterni.

Il Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore o attrice emergente a Venezia 81 è stato vinto da Paul Kircher per il film “Leurs enfants aprèseux di Ludovic Boukherma e Zoran Boukherma .

Miglior attore nella sezione Orizzonti è andato a Francesco Gheghi per il ruolo di Luigi Celeste nel film "Familia" di Francesco Costabile. In lacrime e con la voce spezzata, l'attore ha ringraziato il regista "per la fiducia". Un riconoscimento che Gheghi dedica ai suoi genitori "per avermi fatto crescere come un bambino pieno di amore e serenità,  una cosa che diamo troppo per scontato e questo film ce lo racconta. E poi lo dedico a mia sorella, a mio nonno che mi guarda da lassù e a  Gigi Celeste - al quale è ispirato il film -  che ha avuto il  coraggio di condividere la sua storia e il suo dolore". “Familia” racconta la storia di Luigi Celeste, un ventenne che vive con la madre Licia e il fratello Alessandro. I tre sono uniti da un legame profondo. Sono quasi dieci anni che nessuno di loro vede Franco, compagno di Licia e padre dei due ragazzi, che ha reso l’infanzia dei figli e la giovinezza della donna un ricordo fatto di paura. Un giorno lui torna. E rivuole la sua famiglia.

A “Venezia Classici”, la Giuria presieduta da Renato De Maria e composta da 24 studenti dei corsi di cinema delle università italiane, ha assegnato il Premio Venezia Classici per il miglior documentario sul cinema a “Chain reactions” di Alexandre O. Philippe, mentre il  premio per il miglior film restaurato è andato ad “Ecce Bombo” di Nanni Moretti  che così ha commentato sul palco: "Vi ringrazio per questo premio inaspettato, sproporzionato, esagerato, visto che c'erano in gara film di De Sica, Truffaut, Lang, Brook".

Tutti i premi

LEONE D'ORO per il miglior film a: THE ROOM NEXT DOOR di Pedro Almodóvar (Spagna) 

 LEONE D'ARGENTO - Gran Premio della Giuria a: VERMIGLIO di Maura Delpero (Italia, Francia, Belgio) 

LEONE D'ARGENTO Premio per la migliore regia a: THE BRUTALIST di Brady Corbet (Regno Unito) -

COPPA VOLPI per la migliore interpretazione femminile a: NICOLE KIDMAN nel film BABYGIRL di Halina Reijn (Stati Uniti) 

COPPA VOLPI per la migliore interpretazione maschile a: VINCENT LINDON nel film JOUER AVEC LE FEU (THE QUIET SON) di Delphine Coulin e Muriel Coulin (Francia)

PREMIO PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA a: MURILO HAUSER e HEITOR LOREGA per il film AINDA ESTOU AQUI di Walter Salles (Brasile, Francia) 

PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA a: APRIL di Dea Kulumbegashvili (Francia, Italia, Georgia) 

PREMIO MARCELLO MASTROIANNI a un giovane attore emergente a: PAUL KIRCHER nel film LEURS ENFANTS APRÈS EUX (AND THEIR CHILDREN AFTER THEM) di Ludovic Boukherma e Zoran Boukherma (Francia). 

PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR FILM a: ANUL NOU CARE N-A FOST (THE NEW YEAR THAT NEVER CAME) di Bogdan Mureșanu (Romania, Serbia)

 PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE REGIA a: SARAH FRIEDLAND per il film FAMILIAR TOUCH (Stati Uniti) 

PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA ORIZZONTI a: HEMME NIN ÖLDÜĞÜ GÜNLERDEN BIRI (ONE OF THOSE DAYS WHEN HEMME DIES) di Murat FÕratoğlu (Turchia) 

PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE INTERPRETAZIONE FEMMINILE a: KATHLEEN CHALFANT nel film FAMILIAR TOUCH di Sarah Friedland (Stati Uniti)

PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE INTERPRETAZIONE MASCHILE a: FRANCESCO GHEGHI nel film FAMILIA di Francesco Costabile (Italia) 

PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA a: SCANDAR COPTI per il film HAPPY HOLIDAYS (Palestina, Germania, France, Italy, Qatar) 

PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR CORTOMETRAGGIO a: WHO LOVES THE SUN di Arshia Shakiba (Canada) 

VENICE SHORT FILM NOMINATION FOR THE EUROPEAN FILM AWARDS 2024 a RENE' VA ALLA GUERRA di Luca Ferri, Morgan Menegazzo, Mariachiara Pernisa (Italia) 

LEONE DEL FUTURO - PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA "LUIGI DE LAURENTIIS" La Giuria Leone del Futuro - Premio Venezia Opera Prima "Luigi De Laurentiis" della 81. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, presieduta da Gianni Canova e composta da Ricky D'Ambrose, Taylor Russell, Bárbara Paz, Jacob Wong assegna il premio 

LEONE DEL FUTURO - PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA (LUIGI DE LAURENTIIS) a FAMILIAR TOUCH di Sarah Friedland (Stati Uniti) ORIZZONTI EXTRA 

PREMIO DEGLI SPETTATORI - ARMANI BEAUTY a SHAHED (THE WITNESS) di Nader Saeivar (Germania, Austria) 

VENEZIA CLASSICI la Giuria presieduta da Renato De Maria e composta da 24 studenti - indicati dai docenti - dei corsi di cinema delle università italiane, assegna 

PREMIO VENEZIA CLASSICI PER IL MIGLIOR DOCUMENTARIO SUL CINEMA a: CHAIN REACTIONS di Alexandre O. Philippe (Stati Uniti) 

PREMIO VENEZIA CLASSICI PER IL MIGLIOR FILM RESTAURATO a: ECCE BOMBO di Nanni Moretti (Italia, 1978) 

 VENICE IMMERSIVE La Giuria presieduta da Celine Daemen e composta da Marion Burger e Adriaan Lokman dopo aver visionato i 26 progetti in concorso, assegna: 

GRAN PREMIO VENICE IMMERSIVE a ITO MEIKYŪ di BORIS LABBE' (Francia, Lussemburgo) 

PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA VENICE IMMERSIVE a OTO'S PLANET di GWENAEL FRANÇOIS (Lussemburgo, Canada, Francia) 

PREMIO PER LA REALIZZAZIONE VENICE IMMERSIVE a IMPULSE: PLAYING WITH REALITY di BARRY GENE MURPHY, MAY ABDALLA (Regno Unito, Francia) LEONE D'ORO ALLA CARRIERA 2024 a: SIGOURNEY WEAVER PETER WEIR CARTIER GLORY TO THE FILMMAKER AWARD 2024 a: CLAUDE LELOUCH PREMIO CAMPARI PASSION FOR FILM a: PAOLA COMENCINI

Inserisci un commento

Condividi le tue opinioni su Il Castello Edizioni e Il Mattino di Foggia

Caratteri rimanenti: 400

BLOG